Coronavirus, Royal Caribbean cancella la prima
crociera al porto di Civitavecchia

Una nave della Royal, cancellato lo scalo previsto per il 16 aprile a causa del Coronavirus
di Cristina Gazzellini
2 Minuti di Lettura
Sabato 7 Marzo 2020, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 15:41
L'effetto domino del Coronavirus e la campagna mediatica fatta dalla stampa estera nei confronti dell'Italia comincia a ripercuotersi anche sulle crociere. Royal Caribbean infatti ha cancellato ieri il primo scalo in Italia e ha cominciato proprio dal porto di Civitavecchia. La mega nave Celebrity Constellation della compagnia statunitense avrebbe dovuto fare scalo a Civitavecchia il prossimo 16 aprile, ma ha soppresso la sosta italiana e attraccherà a Barcellona. Un grosso danno per lo scalo cittadino, che oltretutto è l'hub di approvvigionamento dei viveri per la Royal Caribbean sul Mar Tirreno, ma che rischia di non essere un caso isolato. Per il prossimo 8 aprile, infatti, è previsto l'arrivo di un'altra nave della flotta, la Jewels of the seas e il timore è che possano arrivare nelle prossime ore altre disdette. Ma non solo, come spiegano gli operatori portuali, la scelta di una nave potrebbe generare un effetto domino con le altre compagnie, tanto più che il mondo croceristico gira intorno a tre grandi armatori, Royal Caribbean, Carnival (di cui fa parte anche Costa) e Msc, tutti presenti nel porto di Civitavecchia. Solo la Royal nel 2020 ha previsto ben 130 approdi nel nostro scalo, molti dei quali con il tourn around degli oltre 6000 passeggeri che ogni unità è in grado di trasportare. Numeri che tradotti in occupazione locale significano lavoro oltre che per Rct, per le agenzie marittime che provvedono ai documenti di accosto, Compagnia portuale e Cpr per carico e scarico bagagli, personale di Port Mobility per il navettamento, senza contare tutto l'indotto.
«Sostituire il porto di Civitavecchia spiegano i ben informati del settore non è facile, perché servono scali extra italiani, visto che il problema è l'Italia, attrezzati per movimentare migliaia di passeggeri in una sola giornata tra sbarchi e imbarchi. Gli unici scali in grado di farlo sono, nel Mediterraneo, Barcellona e il Pireo». Certo la preoccupazione è molto alta, dopo la diminuzione dei passeggeri notata la scorsa settimana tra gli imbarchi della Msc Grandiosa (che ha movimentato in una sola giornata 600 croceristi in meno) e la tappa annullata dalla Royal Caribbean, gli operatori temono altre conseguenze, drammatiche in un porto che, vista la crisi delle merci, vive soprattutto con le crociere, se non verrà riabilitato agli occhi dei turisti stranieri il nostro Paese, considerato da siti specializzati, come lo statunitense Travel State Gov., ad alto rischio (livello 4) non solo per il Covid 19, ma anche per la possibilità di attentati terroristici.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA