Civitavecchia, decine di tamponi dell'Asl ai contatti del 39enne positivo al Covid

La tenda nel cortile del San Paolo dove gli esperti della Asl effettuano i tamponi (Foto Giobbi)
di Giulia Amato
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Mercoledì 12 Agosto 2020, 12:26
Covid 19, continua la ricerca dei contatti avuti dal trentanovenne civitavecchiese rientrato positivo da Malta, mentre il bollettino regionale non da riscontro di nuovi casi di contagio e neppure di guariti. Sono ore importanti per i tecnici del Dipartimento di prevenzione della Asl Roma 4, impegnati su due fronti: ricostruire la rete dei contatti avuti dal positivo e testare coloro che ha frequentato. A partire da compagno di viaggio, familiari, colleghi di lavoro e i amici.
IL RIENTRO E I SINTOMI
Il trentanovenne, noto imprenditore cittadino che opera nel settore immobiliare, la scorsa settimana si è recato a Malta con un amico per una vacanza. I due sono tornati nella serata di mercoledì e l'uomo dal giorno successivo è tornato al lavoro. Sabato, insieme a un gruppo di amici, ha cenato in un locale di via Thaon de Revel. Domenica, però, ha cominciato ad accusare i primi sintomi e si è rivolto al medico di famiglia che ha deciso di sottoporlo a tampone. L'esito, positivo, è arrivato nella mattinata di lunedì e immediatamente sono state attivate le procedure di sicurezza. E' stato predisposto l'isolamento per il contagiato e per i contatti più stretti e contemporaneamente avviata l'indagine epidemiologica che, in poche ore, ha portato alla quarantena di oltre 30 persone. I contatti avuti dal civitavecchiese nei giorni successivi al suo ritorno sono stati infatti numerosi e i tecnici della Asl stanno risalendo a ciascuno di essi per individuare altri possibili positivi. Nella giornata di ieri sono arrivati i referti della maggior parte dei tamponi eseguiti su un primo gruppo di persone collegate all'imprenditore e sono risultati tutti negativi. La ricerca dei contatti comunque è ancora in corso e non si esclude che possano essere messe in quarantena preventiva altre persone del posto.
I LUOGHI TOCCATI NEL VIAGGIO
L'indagine epidemiologica, in ogni caso, non si sta concentrando solo sui contatti e gli spostamenti dell'imprenditore in città, ma si stanno verificando anche quelli avuti sull'isola e durante il viaggio di ritorno. Proprio ieri mattina, la dottoressa del Dipartimento di prevenzione della Asl Valentina Iannucci, che sta seguendo il caso, ha comunicato agli specialisti del Seresmi la lista dei posti visitati durante la vacanza e la compagnia di volo sulla quale ha viaggiato il trentanovenne. Elementi importanti, che ora gli esperti passeranno al vaglio per andare a isolare eventuali altre persone con cui, nei giorni scorsi, il civitavecchiese ha avuto rapporti. Per la giornata di oggi sono stati programmati gli esami su un secondo gruppo di persone e sarà anche attenzionato il locale del lungomare dove l'uomo, insieme ad alcuni amici, ha mangiato sabato sera. I tecnici del Dipartimento di prevenzione, preoccupati che l'imprenditore possa generare un cluster territoriale, visti i numerosi contatti avuti, vuole monitorare attentamente ogni singola situazione. Per questo saranno sottoposti a test, sia naso-gola che anticorpale, tutti i contatti ritenuti a rischio.
LE RACCOMANDAZIONI
Per il momento, comunque, la situazione rimane stazionaria in città così come nel comprensorio: il bollettino regionale non ha registrato nuovi casi di positività. C'è però attesa, e preoccupazione, per l'arrivo degli esiti dei nuovi tamponi eseguiti sui contatti del trentanvenne e la situazione potrebbe mutare nuovamente. Il civitavecchiese al momento è sotto osservazione nella sua abitazione e presenta i sintomi classici del virus: febbre e qualche difficoltà respiratoria. Il direttore generale della Asl Roma 4, Giuseppe Quintavalle, sta seguendo passo passo l'evoluzione della situazione e a chi torna da un viaggio all'estero raccomanda di seguire un periodo di quarantena di almeno quindici giorni.
 
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