E quanto accaduto la scorsa settimana non ha certo incoraggiato i cittadini. Col cambio dell'orario del ritiro in zona 1 si sono creati disagi e disservizi, con sacchetti e mastelli pieni in bella mostra sulle vie di centro e periferia fino a tardo pomeriggio. In alcuni casi sono anche rimasti pieni. Cosa accaduta a via Padri Domenicani quando la plastica non è stata ritirata: per protesta gli abitanti non hanno tolto il mastello, poi scaricato nel giorno dedicato all'indifferenziata. Una settimana di caos, che ha spinto il cda di Csp a revocare il provvedimento e ripristinare l'orario notturno del ritiro dei rifiuti in zona 1. Una notizia arrivata insieme alla convocazione del tavolo sindacale indetto per giovedì, così come richiesto da tutte le sigle, pronte a proclamare lo stato d'agitazione, accolta con spirito positivo dai rappresentanti sindacali i quali sperano che il fallimento della decisione possa essere la leva per un confronto costruttivo tra le part che porti un vero processo di efficientamento del servizio.
E' in questo clima che i cittadini si apprestano a scendere in piazza per difendere il porta a porta nella zona 2. All'appello lanciato dal Comitato Sole e da centinaia di abitanti che durante il lokdown si sono uniti sotto l'#mirifiuto, hanno risposto in tanti: dalle associazioni civiche a quelle sportive, dai singoli ai comitati di quartiere. L'adesione al sit-in del 18 si preannuncia massiccia. Dopo l'appoggio del comitato Borgata Aurelia e quello delle associazioni ecolgiste, tra cui Forum ambientalista, Comitato no al fossile e Rete delle associazioni, è arrivata anche l'adesione dell'Asd Nessuno escluso.
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