“Dietro questo progetto, nato spontaneamente - racconta Lungarini sulla sua pagina Facebook - esiste in realtà una fitta rete di rapporti personali, umani e professionali, intessuti in un ventennio di professione e di vita più o meno spensierata nella mia città di origine. Il giorno che ho accettato l'invito di alcuni di voi di occuparmi in prima persona di questa raccolta, mi sono messo in contatto con il sindaco Ernesto Tedesco e la sua Task Force del Comune, ricevendo letteralmente "carta bianca" a contribuire alla crisi. Da allora ho conosciuto (telefonicamente) il primario del reparto di terapia intensiva che inizialmente avevamo individuato come "anello potenzialmente debole" della catena, ma anche ricevuto i ringraziamenti del direttore generale Giuseppe Quintavalle e il sostegno attivo delle persone che già conoscevo nella Asl che ancora oggi, mi forniscono indicazioni sul materiale da acquistare in base alle necessità e a ciò che la stessa Asl aveva in animo di acquistare. Le cose hanno subito una accelerazione inaspettata quando, su intuizione del dottor Fulvio Floccari, sono stato coinvolto nella ricerca attiva di materiale utile sul territorio, senza attendere gli aiuti che ragionevolmente a noi, vista l'esiguità dei casi in quel momento, sarebbero arrivati in ritardo”.
Grazie alle donazioni di cittadini, aziende, gruppi politici, sono stati già acquistati materiali come respiratori, tute, mascherine, sterilizzatori. La campagna di gofundme.come per l’ospedale San Paolo continua con l’obiettivo di arrivare a 150 mila euro.
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