Così domenica intorno alle 12,30, in viale Guido Baccelli, all'altezza della rotonda che porta al parco dell'Uliveto, si sentiva un cittadino che da un balcone, con tanto di megafono, interrogava i vicini su cosa stessero preparando per pranzo, probabilmente alla ricerca di un'ispirazione prima di mettersi ai fornelli. Che fate a pranzo oggi?, chiedeva dal terrazzino. Cacio e pepe, rispondeva il dirimpettaio. Io lasagna, urlava una donna in vestaglia. E così via, con tanti cittadini che hanno risposto all'insolito quesito, snocciolando un menù domenicale di sicuro gusto. Ognuno con la propria ricetta del giorno: tra pasta all'amatriciana e fettuccine varie, passando per gnocchi al ragù, rigorosamente fatti in casa perché si ha più tempo per impastare e, perché no?, concedersi un bicchiere di vino in più.
Un pranzo domenicale ai tempi del Covid-19, magari poi in videochiamata con i parenti, una delle tante iniziative spontanee e originali che stanno nascendo in città, frutto della fantasia dei cittadini e risultato di giorni di clausura forzata. Un modo per socializzare, per darsi forza l'un l'altro, per conoscere meglio quel vicino di cui fino a qualche giorno fa forse neppure si conosceva l'esistenza.
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