MISURE DI SICUREZZA
Cautela e sicurezza: sono le due parole d'ordine che animano il piano perché, come ricorda la dirigente della Direzione sanitaria, Maria Assunta Mulas, «il virus è ancora attivo e serve la massima prudenza». Sopratutto se si ha a che fare con pazienti fragili e a rischio, i primi che verranno ricontattati per fissare un nuovo appuntamento. In totale sono 16 mila le prestazioni che l'Azienda ha dovuto annullare. Si tratta perlopiù di esami radiologici, come la Tac e di prestazioni ambulatoriali specialistiche, la maggior parte svolte presso il San Paolo, che ora la Asl deve garantire ai suoi utenti. Per farlo, visto che i tempi per erogare una sola prestazione si sono allungati e tenuto conto che non si possono creare assembramenti nelle sale d'aspetto e che bisogna eseguire la sanificazione dell'ambulatorio dopo ogni visita, si dovranno ampliare gli orari di apertura al pubblico. «Abbiamo predisposto una manifestazione d'interesse - aggiunge Mulas - per capire se i nostri specialisti sono disposti a prolungare gli orari di lavoro tramite prestazioni aggiuntive. Quindi, in base alle disponibilità, verranno valutate aperture pomeridiane e nei week end». Per quanto riguarda la riorganizzazione delle agende di prenotazione, il lavoro da fare sarà svolto di concerto con i medici di famiglia e gli specialisti. «La Regione - continuala dirigente - ci ha inviato una lista degli utenti che avevano prestazioni prenotate con codice A (urgente), D (differita) e P (programmata), suddivisi per classi di rischio. Insieme agli specialisti e ai medici di base valuteremo i casi e assegneremo le prenotazioni. Tutti, nessuno escluso, verrà richiamato per fissare un nuovo appuntamento». Per i nuovi, invece, il Cup sarà sempre attivo e le disponibilità verranno vagliate in base alle urgenze.
LE VISITE A VIA ETRURIA
Per il momento, le visite ambulatoriali continueranno a svolgersi nel centro di via Etruria dal momento che la piastra del piano terra del San Paolo rimarrà adibita a sala triage per i casi sospetti di Covid. «Nei poliambulatori territoriali - conclude Mulas - verranno mantenute tutte le misure di sicurezza e all'ingresso, oltre alla misurazione della temperatura, il paziente dovrà compilare un questionario sulla sua condizione di salute. In questa settimana metteremo a punto il piano e dai primi di giugno saremo pronti a ripartire in piena sicurezza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA