Civitavecchia, l'opposizione: "Il porta a porta va migliorato, non abolito"

I mastelli da luglio dovrebbero sparire per lasciare il posto alla raccolta differenziata stradale
di Pierluigi Cascianelli
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Mercoledì 6 Maggio 2020, 15:07
«Tedesco fermati, lavoriamo insieme per risolvere la crisi di Csp». Documento unitario dell'opposizione che scrive direttamente all'amministrazione di centrodestra e al sindaco, con l'obiettivo di stoppare gli indirizzi politici legati alla delibera di giunta approvata la scorsa settimana. Sotto la lente di ingrandimento, il passaggio dal porta a porta alla raccolta stradale nella zona 2 della città e le privatizzazioni di alcuni servizi, ad esempio farmacie e verde pubblico. Il testo è firmato dalla minoranza compatta, Lista civica Tarantino, Lista civica Il Buon Governo, Movimento 5 Stelle, Onda Popolare e Partito Democratico. Ma non solo, all'iniziativa si iscrivono anche associazioni e partiti esterni al consiglio comunale come Città Futura, Italia Verde Civitavecchia e Rifondazione comunista.
COINVOLGERE IL CONSIGLIO
«Csp si sta avviando a un punto di non ritorno per le gravi perdite (di cui non abbiamo ancora dimensione e contezza) che continuano ad accumularsi a fronte di servizi che possono e devono essere migliorati. L'attuale sistema di raccolta differenziata - afferma il documento - ha segnato un importante avanzamento nella gestione dei rifiuti e se ci sono correzioni da fare per migliorare ulteriormente il servizio, la strada non può essere quella di provvedimenti frettolosi, assunti senza consultazione e partecipazione del Consiglio comunale e delle forze sociali. La gestione dei rifiuti non può essere questione solo della maggioranza: essa dà il segno del livello di civiltà della città e incide in modo determinante sulle sue condizioni. È uno dei tratti distintivi». Per l'opposizione i servizi fondamentali devono restare pubblici: «Ci opporremmo a ogni ipotesi di privatizzazione».
CREARE UN TAVOLO
La delibera parla di luglio come tempistica per portare a termine il tanto discusso passaggio dal porta a porta alla raccolta stradale, oltre che la privatizzazione di almeno tre farmacie comunali su sei, del verde pubblico, della segnaletica stradale e della gestione dei cimiteri. Una corsa contro il tempo, anche se lo stesso Tedesco ieri ha ridimensionato l'obiettivo di dare una svolta così decisa alla partecipata nell'arco di soli 60 giorni.
«L'intera partita deve essere giocata aggiunge la minoranza - senza alcuna forma di arroganza e autosufficienza, su un tavolo attorno al quale le forze politiche e sociali della comunità siano chiamate a dare il proprio contributo. Chiediamo all'amministrazione di fermarsi, di soprassedere alle scelte fatte e dar modo, in tempi più rapidi, di dispiegare le iniziative utili a studiare, elaborare e mettere in pratica le migliori strategie che consentano di affrontare una crisi della municipalizzata che rischia altrimenti di avere conseguenze irreversibili». Insomma, l'opposizione vuole condividere il progetto di rivisitazione della raccolta rifiuti e la gestione di Csp. Intanto proseguono le iniziative parallele alla voglia della minoranza di far cambiare idea a sindaco e giunta. La petizione #Iomirifiuto, per dire no alla stradale ha infatti toccato quota 2000 firme.
 
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