Raffica di emendamenti bipartisan alla Camera per sostenere l'Autorità portuale di Civitavecchia

Le navi da crociera in sosta inoperosa al porto di Civitavecchia (Foto Giobbi)
di Cristina Gazzellini
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Lunedì 8 Giugno 2020, 15:34
La politica cerca di mettere una pezza al Decreto Rilancio, in particolar modo al tanto discusso articolo 199 che indica gli aiuti per i porti. Un decreto che ha lasciato l'amaro in bocca ai civitavecchiesi e che non ha previsto in fase di stesura alcun aiuto mirato per quegli scali, come Civitavecchia appunto, legati a doppio filo al traffico croceristico e passeggeri e di conseguenza, maggiormente penalizzati dall'emergenza Covid. Una mancanza che da subito era stata rimarcata dai politici del territorio in maniera bipartisan, con impegni a cercare di intervenire, attraverso i propri referenti parlamentari, in sede di presentazione degli emendamenti. E' così è stato.
I DEPUTATI LOCALI
Miglioramenti al Decreto Rilancio sono stati presentanti da deputati di maggioranza, alcuni molto vicini ad Ancip (l'associazione che raggruppa le Compagnie portuali d'Italia) e d'opposizione. A chiedere un intervento diretto e mirato per Molo Vespucci è stata ad esempio la parlamentare del Movimento 5 Stelle Marta Grande. La deputata locale ha presentato un emendamento nel quale chiede che «al fine di sostenere le ingenti perdite derivanti dal mancato traffico portuale di passeggeri, siano stanziati 20 milioni di euro per il 2020 con un contributo straordinario per l'Adsp di Civitavecchia». Una somma che è pari, in base a quanto più volte lamentato dal presidente Francesco Maria di Majo alle perdite riscontrate nei mesi di lockdown. Sempre la Grande, insieme ad altri colleghi pentastallati, ha inoltre chiesto l'aumento delle cifre messe a disposizione degli scali, in particolare l'incremento del fondo da 6 milioni di euro per le Authority che non dispongono di risorse proprie fino a 56 milioni. A chiedere aiuti più sostanziosi al Mit è stato anche il parlamentare azzurro Alessandro Battilocchio che nel suo emendamento sollecita non solo l'aumento del fondo da 6 milioni di euro, ma specifica «che sia prevista una priorità in sede di assegnazione che favorisca i porti turistici maggiormente colpiti dal blocco del traffico croceristico rispetto agli scali commerciali».
LE ALTRE PROPOSTE
Emendamenti mirati a incrementare gli aiuti ai porti sono stati presentanti anche dai deputati del Pd Claudio Mancini, Davide Gariglio e Andrea Romano, dai parlamentari di Fratelli d'Italia Marco Silvestroni e Fabio Rampelli e dagli onorevoli Raffaella Paita e Luciano Nobili di Italia Viva entrambi della commissione Trasporti. «L'emendamento presentato da Italia Viva al Decreto Rilancio va in una giusta e necessaria direzione, - afferma la consigliera regionale Marietta Tidei - aumentando a 70 i milioni i fondi in favore delle Autorità portuali e cancellando il tetto del 10% per l'utilizzo degli avanzi di amministrazione da parte delle Adsp. In questo modo l'Autorità portuale che può contare sugli avanzi può utilizzarli senza limiti, mentre chi non li ha, come quella del Lazio, può comunque contare sulle risorse che con questo emendamento vengono maggiorate. Mi auguro che il Governo accolga questa proposta di modifica, facendola diventare parte integrante del Decreto Rilancio e allo stesso tempo auspico che anche le altre forze politiche siano attente a questo tema perché lo sviluppo dei porti è una priorità trasversale». Nei prossimi giorni verranno presentate le richieste di modifica anche al Senato, poi il parlamento avrà 60 giorni di tempo per decidere.
 
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