Proprio i pescasportivi presenteranno all'ente di Molo Vespucci e alla Capitaneria di porto un progetto per l'utilizzo di un altro piccolo alaggio che si trova praticamente davanti al chiosco di bevande della Frasca. Si tratta di uno scivolo in disuso da tanti anni e coperto di posidonia e alghe, ma che potrebbe essere ripulito e messo in funzione in alternativa a quello che invece dovrà essere demolito qualche centinaio di metri più a sud. «Se questa proposta afferma il consigliere comunale di Onda Popolare Patrizio Scilipoti che sta affiancando i pescatori in questa battaglia verrà accolta dai vertici dell'Autorità portuale, si potrà perpetuare una tradizione che va avanti da oltre cinquanta anni e si manterrà l'unica vera discesa a mare pubblica di Civitavecchia. Nessuno vuole agire nell'illegalità. Per questo i pescasportivi confidano che venga concessa l'autorizzazione all'utilizzo della vecchia rampetta prospiciente il bar».
L'ordinanza di demolizione dell'alaggio, mai autorizzato dall'Authority, è scaturita in conseguenza di una serie di verifiche su quel tratto di litorale fatte della Capitaneria su disposizione della Soprintendenza ai beni ambientali dopo che la Frasca è stata dichiarata Monumento Naturale dalla regione Lazio.
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