Civitavecchia, finita l'odissea dell'ex pallavolista sulla nave da crociera: è finalmente a casa coccolata dalla mamma

Tania Correra durante una pausa del travagliato viaggio di ritorno
di Antonio Bandinu
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Lunedì 1 Giugno 2020, 12:56
Al lavoro su una nave da crociera con a bordo decine di positivi al Covid-19, più di due mesi senza poter mettere piede sulla terraferma e un mese in quarantena nella sua piccola stanza. Si è ufficialmente conclusa l'odissea di Tania Correra a bordo della Celebrity Eclipse, sulla quale la civitavecchiese si era imbarcata a fine febbraio e che è stata colpita in pieno dall'emergenza Covid-19. L'ex giocatrice della Margutta Asp proprio in queste ore è tornata a Civitavecchia, anche se il viaggio per rientrare a casa dall'altra parte del mondo (Sud America) è stato in linea con gli ultimi mesi passati a bordo. Tania ha pubblicato sul proprio profilo Facebook una foto scattata nel bel mezzo del lungo percorso per rientrare in Italia, con tanto di mascherina sulla faccia. Ma dal quale si intravede un sorrisone di gioia.
«La felicità in uno scatto ha scritto Correra - la gioia di partire verso casa. Ignara delle peripezie che mi avrebbero atteso da lì a poco: 7 ore di ritardo, un charter a dir poco fuori dal normale, un altro volo da Londra a Roma e poi finalmente il mio letto, sana e salva». Le disavventure della giovane civitavecchiese erano iniziate i primi giorni di aprile, quando la nave da crociera sulla quale era imbarcata per lavoro è rimasta bloccata a San Diego, in piena pandemia Covid-19, perché tra ospiti e personale dell'imbarcazione erano risultati alcuni positivi (uno dei passeggeri è morto una volta sceso a terra). Dopo qualche giorno, la civitavecchiese era stata messa in quarantena (zona gialla) perché a contatto diretto con alcuni colleghi risultati positivi. Trenta giorni chiusa nella sua stanza, senza poter uscire e avere contatti. Il primo maggio la prima liberazione: il ritorno al desk della crociera. Prima del rientro anticipato a casa. «È stato senza dubbio il primo contratto più strampalato del mondo conclude Tania - ma mi porto a casa un'esperienza a dir poco unica. Non mi spavento assolutamente: ho già la valigia pronta per la prossima avventura. Sono passate poche ore, ma giuro che la quarantena a casa, con mamma che mi cucina, con la possibilità di dormire nel mio letto e di avere a disposizione tutte le mie cose, è straoridnario».
 
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