Civitavecchia, alla Asl scoppia il giallo delle mascherine: fa discutere il prezzo pagato

Fa discutere il prezzo delle mascherine acquistate dalla Asl Roma 4 di Civitavecchia
di Pierluigi Cascianelli
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Domenica 10 Maggio 2020, 14:30 - Ultimo aggiornamento: 16:53
Dispositivi di sicurezza e mascherine, lente di ingrandimento sugli affidamenti diretti della Asl Roma4. Il caso legato alle mascherine chirurgiche si sta allargando a macchia d'olio attraverso molteplici sfaccettature. Da un lato, non si riesce a distribuirle alle farmacie, come invece era stato annunciato in pompa magna a fine aprile dal Commissario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri. Dall'altro, si registrano invece iniziative che lasciano perplessi.
LA SCELTA E I COSTI
Per fare un esempio, la Asl lo scorso 5 di maggio ha pubblicato una delibera nella quale si fa riferimento a una spesa di 26.791,20 euro per l'acquisto di mascherine chirurgiche e FFP2, ma anche di Tute SMS categoria 3. A fornirle è stata la ditta di un noto imprenditore straniero che opera in città e che è più noto nell'ambito della ristorazione, anche se ha anche altre attività, tra le quali quella di cui si sta parlando. Il focus dunque va fatto più sui costi sostenuti, che a una prima verifica sembrano decisamente più alti rispetto alla media attuale del mercato. A cominciare dalle mascherine chirurgiche, acquisite a 90 centesimi a pezzo (Iva esclusa). Qui, il ginepraio in cui ci si muove, dopo l'imposizione del Governo di vendere a un massimo di 45 centesimi (Iva esclusa) non aiuta di certo. Esistono infatti due tipi di chirurgiche, una di bassa qualità, l'altra di qualità più elevata (a tre strati). Quale avrà acquisito la Asl? Elementi più consistenti ci sono invece per definire esoso il prezzo delle FFP2, 4,50 euro a pezzo (sempre Iva esclusa). L'avvocato Fabrizio Lungarini, promotore della raccolta di donazioni che ha generato, fra le diverse altre iniziative, l'acquisto di un'ambulanza per l'ospedale San Paolo, ricorda l'ordine fatto sulle mascherine FFP2 KN95 il 24 marzo: «Ne prendemmo mille a 3,69 euro l'una. Ho ancora le fatture e i prodotti avevano le adeguate certificazioni. Il fornitore? Una ditta di Civitavecchia». Dovevano averla per forza le idoneità, visto che sono state proprio utilizzate dagli operatori sanitari del San Paolo. Infine le tute, pagate 9,90 euro (esclusa l'Iva). Anche qui, facendo una rapida ricerca sul web, si trovano fornitori che vendono lo stesso materiale a molto meno (ma bisogna sempre verificare l'immediata disponibilità) e lo stesso Lungarini il 7 aprile scorso ne ordinò 100 da Legnano a 5,70 euro l'una.
DALLA RM4 SOLO INDICAZIONI
La Asl Roma4, contattata dalla redazione, per ora ha scelto di non rilasciare dichiarazioni ufficiali. Anche se dall'Azienda sanitaria trapelano alcuni indicazioni. Per esempio, che ci sarebbe stato un errore nel comunicare l'affidamento diretto in questione. L'acquisto in realtà sarebbe stato perfezionato lo scorso 17 marzo. Inoltre si sarebbe scelto un fornitore che non chiedeva un pagamento anticipato, al contrario di altri contattati in quel periodo. Non resta che rimanere in attesa di ulteriori chiarimenti da parte della Roma 4, soprattutto sui costi sostenuti per l'acquisto dei prodotti sanitari.
 
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