Civitavecchia, la Lega allo scoperto: «Ecco la ricetta per rilanciare Csp»

La raccolta della plastica: secondo la Lega potrebbe essere molto più remunerativa per Csp
2 Minuti di Lettura
Domenica 19 Aprile 2020, 15:08
«Csp così non va. C'è bisogno di immediate azioni correttive e di un piano di risanamento completo e serio per eliminare le falle che l'hanno portata a una condizione economico-finanziaria disastrosa». La Lega non usa giri di parole per analizzare la situazione della municipalizzata del Comune e dopo la riunione di maggioranza, evidentemente non soddisfacente, per discutere del rilancio dell'azienda, esce allo scoperto per rendere nota la sua ricetta.
Innanzitutto il Carroccio ribadisce la tutela dei posti di lavoro e la non esternalizzazione dei servizi. Poi spazia nei settori di competenza della società per proporre soluzioni che non solo la facciano uscire dalla palude in cui è finita, ma la rendano competitiva. Primo step, la differenziata porta a porta che «così com'è strutturata è un bagno di sangue: per i costi altissimi di raccolta; perché ha avuto bisogno di un'ulteriore forza lavoro rispetto alla già elefantiaca macchina aziendale; perché, per fare esempi pratici, sono incongrui i costi di raccolta dal centro alla periferia estrema, dove un mezzo deve magari ritirare tre mastelli in una via sperduta. Inoltre è sconsiderato vendere a prezzi irrisori la plastica a Pomezia: solo il trasporto abbatte il potenziale utile che si potrebbe generare da un materiale che i civitavecchiesi differenziano benissimo. Idem per le farmacie comunali, che ovunque producono utili e qui sono in perdita. Per non parlare del verde pubblico, di fatto totalmente, e illegittimamente, esternalizzato quando si hanno uomini e mezzi».
La Lega ha proposte anche per il trasporto pubblico. «Solo dall'attivazione della linea speciale - afferma - che arriverà sottobordo e per la quale il Comune sta preparando un protocollo d'intesa con Autorità portuale, Rct e Capitaneria, si potrebbe beneficiare in parte dei proventi degli enormi traffici dei crocieristi». La stima di introito è «vicina al milione di euro a stagione».
I salviniani chiudono auspicando una «profonda riorganizzazione del lavoro, salvaguardando i livelli occupazionali, oggi non adeguata rispetto alle sfide che la partecipata deve affrontare» e augurandosi che anche il resto della «maggioranza porti il suo contributo positivo per salvare ed efficientare Csp». L'ultimo appello è alla «risolutezza del sindaco Tedesco», che sarà «determinante per risolvere in via definitiva i problemi della partecipata».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA