Innanzitutto il Carroccio ribadisce la tutela dei posti di lavoro e la non esternalizzazione dei servizi. Poi spazia nei settori di competenza della società per proporre soluzioni che non solo la facciano uscire dalla palude in cui è finita, ma la rendano competitiva. Primo step, la differenziata porta a porta che «così com'è strutturata è un bagno di sangue: per i costi altissimi di raccolta; perché ha avuto bisogno di un'ulteriore forza lavoro rispetto alla già elefantiaca macchina aziendale; perché, per fare esempi pratici, sono incongrui i costi di raccolta dal centro alla periferia estrema, dove un mezzo deve magari ritirare tre mastelli in una via sperduta. Inoltre è sconsiderato vendere a prezzi irrisori la plastica a Pomezia: solo il trasporto abbatte il potenziale utile che si potrebbe generare da un materiale che i civitavecchiesi differenziano benissimo. Idem per le farmacie comunali, che ovunque producono utili e qui sono in perdita. Per non parlare del verde pubblico, di fatto totalmente, e illegittimamente, esternalizzato quando si hanno uomini e mezzi».
La Lega ha proposte anche per il trasporto pubblico. «Solo dall'attivazione della linea speciale - afferma - che arriverà sottobordo e per la quale il Comune sta preparando un protocollo d'intesa con Autorità portuale, Rct e Capitaneria, si potrebbe beneficiare in parte dei proventi degli enormi traffici dei crocieristi». La stima di introito è «vicina al milione di euro a stagione».
I salviniani chiudono auspicando una «profonda riorganizzazione del lavoro, salvaguardando i livelli occupazionali, oggi non adeguata rispetto alle sfide che la partecipata deve affrontare» e augurandosi che anche il resto della «maggioranza porti il suo contributo positivo per salvare ed efficientare Csp». L'ultimo appello è alla «risolutezza del sindaco Tedesco», che sarà «determinante per risolvere in via definitiva i problemi della partecipata».
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