Civitavecchia, con Doctor per Covid il malato si cura a casa col cellulare. Tra gli ideatori del sistema anche il dottor Mauro Mocci

I tamponi al Santa Cecilia: c'era anche il dottor Mauro Mocci
di Stefano Pettinari
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Lunedì 20 Aprile 2020, 11:35
Si chiama Lazio Doctor per Covid. E' un innovativo sistema, un'applicazione che permetterà di evitare agli ospedali della Regione di riempirsi di infettati da Coronavirus. A metterlo a punto, insieme ad altri medici, anche il dottor Mauro Mocci, civitavecchiese e tra l'altro responsabile dei medici di base del territorio, che è uno dei principali ideatori della parte medica dell'app che potrebbe risolvere problemi di sovraffollamento negli ospedali. «Siamo stati i primi a metterlo a punto rivela Mocci ed è uno strumento molto importante, soprattutto quando entreremo nella cosiddetta fase 2. In pratica questa app consente direttamente al medico di famiglia di poter seguire i contagiati da Covid 19 direttamente a casa, senza la necessità di essere ricoverati in ospedale». Quindi il medico spiega il suo funzionamento. «L'applicazione si scarica direttamente sul cellulare. A sua volta è collegata a una piattaforma messa a punto dai Servizi igiene e sanità pubblica (Sisp, ndc) a cui hanno accesso i medici di famiglia. Questi ultimi possono monitorare la situazione del proprio paziente da quella piattaforma. Ogni paziente sarà infatti dotato di uno strumento che si applica al dito, che tecnicamente si chiama Saturimetro, o meglio ancora Pulsossimetro. Misura la saturazione di ossigeno nel sangue, la frequenza cardiaca e la temperatura corporea. C'è quindi una scala di valori della gravità della situazione, attraverso dei pallini colorati, che vanno dal verde, se il paziente ha sintomi lievissimi, al giallo, leggermente più grave, all'arancione, che è uno stadio più avanzato della malattia. Fino a che la colorazione resta a questi livelli, il malato può essere curato a casa propria, attraverso le indicazioni che gli fornirà il suo medico. Solo se dovesse arrivare al pallino rosso, allora in quel caso ci sarà bisogno del ricovero in ospedale e sarà lo stesso medico di famiglia ad attivare il 118 per il trasporto nel nosocomio di competenza».
I vantaggi di questo sistema sono molteplici. «Da un lato, come si accennava riprende il dottor Mocci c'è il fatto che i pazienti non si recheranno in ospedale ai primi sintomi. Ma anche per il paziente c'è il vantaggio di potersi curare tra le mura di casa propria e non in una stanza di ospedale. Infine per i medici, che possono seguire il proprio paziente dal loro studio o addirittura anche da casa, seguendolo sostanzialmente h24. Tra l'altro, per quanto riguarda i farmaci che andrebbero somministrati al malato, questi verranno recapitati direttamente al suo domicilio grazie a un modulo che verrà riempito e inviato alla farmacia dell'ospedale dal medico stesso».
 
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