LE COMPENSAZIONI
«In qualche modo voglio essere ottimista afferma l'assessore leghista prima della pandemia il bilancio era praticamente fatto. Poi sono arrivate le proroghe e la presentazione in assise è slittata. C'è tempo fino a luglio? Sì, ma a mio avviso prima lo approviamo, meglio è. Poi faremo sempre in tempo a rimetterci mano, se ci saranno da fare delle modifiche». E in questo senso il riferimento è legato anche alle compensazioni dello Stato: «Nel Decreto Rilancio sono previste, anche se non sappiamo ancora quanto spetterà a Civitavecchia. Se devo esprimere preoccupazione per un'imposta, penso soprattutto alla Tosap, sospesa da maggio a ottobre. Saranno sufficienti le compensazioni dello Stato per far fronte a quel mancato gettito?». Dare una risposta ora è impossibile: è necessario aspettare le indicazioni che dovranno arrivare a stretto giro da Roma. Una certezza però c'è e riguarda l'Irpef: «Quando sento dire a qualcuno dell'opposizione che abbiamo aumentato le tasse, non so davvero cosa dire. L'imposta rimarrà allo 0,6% e anche sull'Imu è stata fatta tanta disinformazione. Abbiamo rassicurato molti commercianti e cittadini preoccupati. Come faremo a tenere in equilibrio il bilancio? Spostando delle risorse e facendo l'impossibile».
I PARAGRAFI THRILLER
Sul capitolo finanziario pesano pure due paragrafi thriller. Il primo è quello che parla della Sgr e del progetto di Fiumaretta. Dodici milioni di euro da incassare in cinque anni che sarebbero a rischio ora che il traffico crocieristico è fermo. Se ne occupa proprio la Di Paolo che spiega come l'operazione non sia affatto tramontata: «E' vero, quest'anno c'è il problema crociere, ma la convenzione è pluriennale. E' chiaro che con ogni probabilità ci sarà un'ulteriore proroga». L'ultima è scaduta domenica scorsa e doveva portare l'investitore a sborsare un acconto da 1,8 milioni di euro. Quindi quell'entrata rimarrà iscritta nel bilancio, da incassare, si spera, entro fine 2020. Secondo paragrafo rovente, quello di Csp, la Civitavecchia servizi pubblici. Un'azienda che non ha ancora approvato il suo di bilancio: «Sarebbe importante che si conoscessero sia il piano di risanamento, sia quello industriale, documenti di cui purtroppo non abbiamo ancora contezza. Solo dopo potremo capire quale sarà l'impegno economico del socio unico. A dicembre abbiamo già ripianato 900 mila euro. Csp è un arto del Comune, è ovvio che non potremo esimerci dall'intervenire per coprire le perdite della partecipata».
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