Civitavecchia, Rsa Bellosguardo isolata e presidiata. Sopralluogo e tamponi a tappeto della Asl al centro di riabilitazione Santa Cecilia

Carabinieri ed Esercito presidiano la Rsa Bellosguardo di Civitavecchia sottoposta a cordone sanitario (Foto Giobbi)
di Andrea Benedetti Michelangeli
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Sabato 18 Aprile 2020, 15:26 - Ultimo aggiornamento: 16:02

I luoghi di residenza delle persone più fragili nel mirino delle istituzioni di Civitavecchia. Da ieri la Rsa Bellosguardo di Boccelle, dove sono risultati positivi al Coronavisrus 49 soggetti (35 pazienti e 14 operatori), è sottoposto a cordone sanitario. In altre parole, la struttura è isolata: nessuno può entrare o uscire (se non gli addetti per i cambi di turno e i fornitori), né passarci davanti. A presidiare il centro ci sono pattuglie dei carabinieri e militari dell'Esercito che controllano la zona H24.
Ma anche la Asl è mobilitata per controllare che il Covid non si espanda ulteriormente in strutture dove si vive in comunità. Dopo i sopralluoghi della scorsa settimana alla stessa Bellosguardo e al Santo Volto di Santa Marinella (qui tutti gli ospiti e gli addetti sono negativi al virus), ieri gli ispettori della Roma 4, guidati dal direttore generale Giuseppe Quintavalle in persona, con tanto di tuta isolante, occhiali, maschera e guanti, si sono recati al centro di riabilitazione Santa Cecilia, Lì hanno verificato le condizioni dei pazienti e dell'edificio (positivo il giudizio degli esperti sulla situazione trovata) e poi hanno sottoposto tutti, personale e degenti, ai tamponi. All'inizio della prossima settimana si conosceranno gli esiti.
Da lunedì, inoltre, la squadra della Asl continuerà i sopralluoghi in tutte le Rsa, case di riposo e strutture di lungodegenza di Civitavecchia e del comprensorio, in particolare Santa Marinella. In questi due comuni se ne contano infatti almeno una ventina.

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