Civitavecchia, Luciani pronto a candidarsi alla presidenza dell'Authority

Civitavecchia, Luciani pronto a candidarsi alla presidenza dell'Authority
di Cristina Gazzellini
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Lunedì 7 Settembre 2020, 13:14
«Civitavecchia e il suo porto non potrebbero sopportare un altro errore nella scelta del presidente dell'Adsp. Un nuovo errore sarebbe fatale per lo scalo». Il presidente della Compagnia Portuale Enrico Luciani non ha dubbi sull'importanza di scegliere una figura preparata e competente per guidare Molo Vespucci. Una figura in grado di condurre il porto fuori della crisi in cui sta vivendo ormai da tempo, aggravata dall'emergenza Covid. «Voglio dare solo un dato per rendere l'idea della gravità della situazione. La Compagnia portuale spiega Luciani ha chiuso il mese di agosto con appena 12 giornate lavorative all'attivo. Un bilancio pessimo come si non vedeva da almeno venti anni in mesi morti tipo gennaio, figurarsi ad agosto. E tra le altre imprese la situazione non è diversa con una crisi che è sotto gli occhi di tutti e alla quale come Compagnia resistiamo soltanto grazie ai sacrifici dei nostri lavoratori e soprattutto degli interinali». Per questo oggi Luciani, che fa appello anche a una levata di scudi da parte di tutto il cluster portuale, auspica che a fine novembre non venga fatta una scelta legata solo a logiche spartitorie della politica, ma finalmente «si rispettino alla lettera i dettami della legge che prevede una comprovata esperienza specifica nei settori marittimo, portuale e della logistica».
E intanto il numero uno dei camalli sta valutando anche la possibilità di inviare entro il 27 settembre il proprio curriculum al ministro dei Trasporti Paola De Micheli per presentare quella che potrebbe essere l'unica candidatura arrivata da Civitavecchia. «Il mio curriculum è pronto e aggiornato e del resto il mio percorso lavorativo è ben noto a tutti aggiunge Luciani che ha al suo attivo anche un'esperienza nella commissione Trasporti della Regione Lazio e sto decidendo se mandarlo oppure no. Sarebbe la terza volta che lo faccio e in passato c'è stato sempre qualcuno ironizza Luciani - che evidentemente era più preparato o aveva più titoli di me. Si sono fatte scelte diverse, anche in base a simpatie o antipatie della politica. Scelte che, come si può vedere oggi, non si sono rivelate felici. Per questo - conclude il presidente della Cpc - adesso c'è bisogno di un cambio di passo. Chi deve decidere lo faccia dunque tenendo conto dell'importanza strategica del nostro porto e della necessità di avere una guida adeguata».
 
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