Civitavecchia, alberghi e B&B: «Inutile per noi il bonus vacanze»

L'Hotel Traghetto, uno dei più penalizzati dal lockdown e dallo stop al traffico delle crociere
di Vincenzo Sori
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Lunedì 18 Maggio 2020, 14:56
Un bonus vacanze destinato alle famiglie con reddito Isee non superiore ai 40mila euro, che potrà essere speso entro fine anno in alberghi, agriturismi e B&B. L'importo sarà modulato in base al numero di persone che fanno parte del nucleo, ma il meccanismo si tradurrà in un credito spendibile dagli albergatori in un momento successivo. Questo uno degli strumenti contenuti nel decreto Rilancio per far ripartire il turismo. Altre misure prevedono crediti di imposta per gli affitti, niente prima rata Imu in scadenza il 16 giugno, contributi in favore di aziende con grandi perdite di fatturato, interventi a fondo perduto per agenzie di viaggio e tour operator, più indennità per i lavoratori stagionali e ammortizzatori sociali, contributi per la sanificazione e l'adeguamento delle strutture alle prescrizioni sanitarie. Un pacchetto da 2 miliardi, come ha sottolineato il ministro dell'Economia Gualtieri, che però non trova l'apprezzamento dei gestori delle strutture cittadine.
GRIDO DI DOLORE
«Ho lavorato fino al 24 marzo registrando un calo del 50-60% ma sono riuscito a pagare gli stipendi integralmente e i fornitori osserva Gianluigi Riccetti, dell'Hotel Traghetto -. Ad aprile sono stato chiuso e ho riaperto la scorsa settimana per non perdere clienti istituzionali come le compagnie armatoriali, ma è tutto fermo e avrò fatturato meno di 10 pernotti in singola in una settimana. Maggio con le crociere era il mese più proficuo, penso che avrò un calo superiore al 90%. Gli stranieri mi hanno posticipato le prenotazioni all'anno prossimo, ho alcuni giorni primavera autunno 2021 che sono già al completo ma chissà se troveranno l'hotel ancora aperto». «Il finanziamento a fondo perduto per le attività extralberghiere è di 1000 euro per le guest house e di 6-800 euro per i B&B, che mi sembra una presa in giro così Alessandro Mellini, che gestisce l'Alibrandi Palace . Le misure contenute nel decreto puntano a una riattivazione indiretta del circuito del turismo, non leggo di misure dirette per sostenere le imprese. Per quanto riguarda i finanziamenti con la garanzia dello Stato, ci vogliono troppo tempo e troppe carte».
RISORSE MAL DISTRIBUITE
«È apprezzabile lo sforzo ma ci sono cose buone come il discorso dell'Imu e altre che sembrano buttate lì tanto per vedere che succede spiega Marco Clarici, direttore commerciale e operativo dell'Hotel de la Ville, Mediterraneo e, a Santa Marinella, dell'Hotel-Residence Cavaluccio Marino e dell'Hotel del Sole -. Il bonus vacanza sono gli albergatori a dover anticipare potendo poi usufruire di un credito di imposta. Peccato perché quei 2 miliardi potevano andare direttamente nelle casse delle imprese del settore che mai come ora hanno bisogno di ossigeno per sopravvivere. Finché il traffico internazionale non riprenderà va avanti Clarici mettendo a fuoco la situazione locale - località come Civitavecchia, dove il turismo crocieristico rappresenta il 90% dell'indotto, non riusciranno a rialzare la testa. La nostra città non possiede quelle attrattive per richiamare l'eventuale utenza del bonus vacanze. In questa fase 2 e fino a quando non arriverà il vaccino per il Covid, la mission delle imprese turistiche è cercare di tenere la testa fuori dall'acqua per non affogare. Spero che quanto messo nel decreto Rilancio sia solo l'inizio di tante altre azioni, perché quanto deciso serve solo ad arginare la prima onda ma non sarà sufficiente a reggere l'urto delle onde successive che avranno una forza d'impatto almeno tre o quattro volte superiore alla prima».
 
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