Civitavecchia, cassonetti a fuoco: «Dolo improbabile»

L'intervento dei vigili del fuoco
di Stefano Pettinari
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Venerdì 22 Maggio 2020, 12:30
In fiamme i contenitori dell'immondizia del Glamour, locale su lungoporto Antonio Gramsci tra i più frequentati del centro cittadino. Il fuoco ha completamente distrutto i mastelli della raccolta differenziata e la struttura in legno che li conteneva, posizionati proprio di fronte all'esercizio commerciale, addosso al muro che affaccia sul porto. L'incendio, a quanto pare, non avrebbe origini dolose, almeno stando a quanto racconta lo stesso Fabio Arciprete, titolare del locale. «Sono stato io stesso dice mentre stavo andando al pub intorno alle 15, a notare che c'era una colonna di fumo denso che si innalzava proprio in corrispondenza del mio locale. Quando sono arrivato ho visto che le fiamme erano già alte. Ho chiamato i vigili del fuoco che sono giunti poco dopo e hanno spento il fuoco. L'unica cosa che ho notato, è stato un gruppetto di sette-otto ragazzini nei pressi, che poi si sono allontanati. Non credo possano aver appositamente appiccato il fuoco, se dovessero essere stati loro. Più facile si sia trattato di un incidente, magari una sigaretta non spenta e gettata tra i contenitori che ha dato origine alle fiamme. Anche perché se qualcuno avesse voluto dare fuoco a quei cassonetti, magari non lo avrebbe fatto alla luce del sole, agendo più probabilmente col buio. Però è chiaro che non posso escludere del tutto che ci sia stato del dolo».
Aspetto che forse potranno chiarire le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate su quel tratto di lungoporto. «Comunque un danno che non ci voleva conclude Arciprete perché dopo il lungo periodo di chiusura forzata, ora avrò anche questa ulteriore spesa, visto che dovrò riacquistare i contenitori e ricreare la struttura che li contiene». Il titolare del Glamour ha contattato anche il Pincio per capire come rimuovere i cassonetti bruciati che potrebbero essere anche tossici.
 
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