Civitavecchia, al Traiano si studia come riaprire il sipario

Civitavecchia, al Traiano si studia come riaprire il sipario
di Vincenzo Sori
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Domenica 3 Maggio 2020, 10:33
Anche il teatro Traiano a metà marzo ha dovuto sospendere gli spettacoli causa Coronavirus. Gli abbonati e i possessori di biglietti si chiedono come fare per un eventuale rimborso, domandandosi anche quale futuro per lo spettacolo dal vivo a Civitavecchia. Ne abbiamo parlato con Luca Fornari, amministratore delegato di Atcl, l'ente che cura la programmazione teatrale.
Sono previsti voucher di rimborso?
«Atcl non ha annullato gli spettacoli, ma li ha sospesi, in attesa di poter riprendere l'attività. Ci stiamo muovendo per assolvere alla previsione normativa, anche sulla base delle indicazioni di Siae e Agenzia delle Entrate, ma nel caso di definitivo annullamento di spettacoli non tenuti nel periodo 8 marzo-3 maggio, il rimborso non può tramutarsi in un rimborso monetario, bensì in un voucher spendibile entro un anno dalla sua emissione. Lo spettatore deve conservare il titolo cartaceo fino al giorno del nuovo evento o fino all'annullamento, in cui dovrà essere obbligatoriamente riconsegnato».
Il decreto n. 18/2020 prevede, però, che l'acquirente del biglietto entro il 16 maggio possa chiederne il rimborso tramite voucher: come si sta muovendo Atcl?
«Ribadisco che nel nostro caso gli spettacoli non sono stati annullati. Abbiamo chiesto agli spettatori un po' di pazienza per poter riorganizzare le attività e darci la possibilità di verificare come gestire le indicazioni del decreto. La data del 16 maggio molto probabilmente verrà prorogata».
Attraverso quali canali avete informato gli spettatori?
«Con ogni mezzo possibile: sms, mail, telefono, sito Internet, Facebook, comunicati stampa. Salvaguardare il rapporto con loro e le compagnie è il nostro primario interesse».
Come immagina la Fase 2 per il Traiano?
«Auspichiamo che l'attività di spettacolo possa riprendere gradualmente, tra settembre e ottobre. Immaginiamo una stagione di rilancio dell'offerta culturale dopo mesi di vuoto, con uno spettatore che saprà e vorrà rispondere, anche superando legittime e comprensibili diffidenze».
Atcl pensa di poter garantire una fruizione sicura degli spettacoli?
«Ovviamente sì. Atcl ha anche partecipato all'elaborazione delle proposte che l'Agis ha avanzato al Governo, per poter riaprire in sicurezza. Nella proposta si prevede l'installazione di dispenser di soluzioni disinfettanti a uso del pubblico, informando gli spettatori anche sulla necessità di usare la mascherina, il rilevamento della temperatura corporea con termoscanner, l'igienizzazione periodica dell'intera struttura, presenza del personale di servizio con adeguate protezioni e assegnazione dei posti a scacchiera, cioè una poltrona occupata e una vuota con deroghe per coppie e gruppi di conviventi».
 
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