Addio a Roger Moore, elegante James Bond e uomo impegnato

Roger Moore
di Leonardo Jattarelli
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Martedì 23 Maggio 2017, 16:23 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 15:45
Mr. Bond se n’è andato. Ad 89 anni l’attore inglese Roger Moore si è spento in Svizzera. Il seduttore glaciale dal sorriso accennato e magnetico, l’interprete che più di ogni altro è stato chiamato ad interpretare l’agente 007 e che la vasta platea televisiva italiana ricorda anche per la straordinaria serie di “Attenti a quei due” in coppia con Tony Curtis, s’è dovuto arrendere dopo una breve ma intensa lotta contro il cancro.
«Con il cuore affranto, dobbiamo condividere la terribile notizia che nostro padre, Sir Roger Moore, è scomparso dopo una breve ma dura battaglia con il cancro. Siamo tutti devastati». Così i figli del grande attore, Deborah, Geoffrey e Christian, hanno annunciato su Twitter la morte del genitore: «Tutto il mondo lo conosceva per i suoi film, i suoi show televisivi e per il suo lavoro appassionato per l’Unicef che lui considerava il più grande dei suoi impegni - si legge ancora su Twitter -. L’affetto che nostro padre sentiva ogni volta che era su un palcoscenico o davanti ad una macchina da presa lo ha riempito enormemente e lo ha tenuto impegnato fino ai suoi 90 anni, con la sua ultima apparizione lo scorso novembre sul palco del Royal Festival Hall di Londra. La platea lo ha applaudito dentro e fuori dal palco, fino a scuotere le fondamenta dell’edificio, a poca distanza da dove nacque. Grazie papà per essere stato quello che sei stato - chiudono il messaggio i suoi figli - e per essere stato così speciale per tante persone. I nostri pensieri devono ora rivolgersi a sostenere Kristina (l’ultima moglie, ndr) in questo momento difficile e, in conformità con i desideri di nostro padre, ci sarà un funerale privato a Monaco».
 


Figlio di un agente di polizia, negli anni quaranta Moore viene arruolato nell’esercito britannico poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, prestando servizio per un certo periodo nella Germania Ovest, per poi dedicarsi al teatro ed in seguito al cinema. Tra le sue prime apparizioni cinematografiche, i film “L’ultima volta che vidi Parigi” (1954), “Oltre il destino” (1955), “Il ladro del re” (1955) e “Diana la cortigiana” (1956), dove inizia a mettersi in evidenza grazie alla sua eterna eleganza e alla prestanza fisica. Nel 1959 è nel film “Vento di tempesta” e nel 1961 in “Desiderio nel sole” e “L’oro dei sette santi”.
 
 


Roger Moore passa poi alla tv negli anni in cui il piccolo schermo inizia a concedere visibilità e fama e dopo la serie televisiva “Ivanhoe” (1958), arrivata in Italia nei primi anni Sessanta e trasmessa per quella che veniva chiamata in quegli anni la “Tv dei ragazzi”, è la serie Il Santo, dove interpreta il ladro gentiluomo Simon Templar, ad aprire definitivamente le porte del successo all’attore londinese. Infine, come detto, la sua carriera televisiva si arricchisce di un ulteriore successo grazie alla serie “Attenti a quei due”, telefilm del ‘71 che arriverà e trionferà in Italia due anni dopo regalando .
E’ proprio il 1973 l’anno d’oro, di svolta di Mooore, quello in cui l’attore eredita per la prima volta il ruolo di James Bond, l’agente segreto precedentemente portato al successo da Sean Connery. I produttori permettono a Moore di adottare qualche modifica rispetto al Bond di Connery, per evitare le recensioni negative che già avevano colpito il primo sostituto di Connery, George Lazenby. 
L’esordio di Moore in “Agente 007 - Vivi e lascia morire” riscuote un successo strepitoso sia di critica che di incassi. A questo punto la notorietà del personaggio e anche del suo nuovo interprete crescono ulteriormente. Roger Moore interpreta nel frattempo altre quattro pellicole della saga: “Agente 007 - L’uomo dalla pistola d’oro”, “La spia che mi amava”, “Moonraker - Operazione spazio”, “Solo per i tuoi occhi”. Alla quinta pellicola nei panni di Bond, Roger Moore inzia ad avvertire il peso di un ruolo totalizzante, certamente prestigioso ma anche pericoloso in qualche modo per la sua carriera.
Viene comunque convinto dai produttori a tornare nei panni di 007 anche nel successivo “Octopussy - Operazione piovra” (1983), a causa della contemporanea uscita dell’apocrifo “Mai dire mai”, dove nel ruolo di 007 torna il mostro sacro Sean Connery; il risultato finale vede come trionfatore, anche se di pochi milioni di dollari, Moore. Il suo ultimo Bond sarà in “007 - Bersaglio mobile” (1985), all’età di 58 anni, criticato dallo stesso attore per la sua violenza e in parte rinnegato in quanto si sentiva troppo anziano per il ruolo.
Dotato non solo di eleganza ma di grande humour, Moore funziona anche in diverse commedie come “Toccarlo... porta fortuna”, “I seduttori della domenica”, “La corsa più pazza d’America”, “Pantera Rosa - Il mistero Clouseau”.
Dal 1991 è Ambasciatore Umanitario per conto dell’Unicef, l’Ente Mondiale che tutela i diritti dell’infanzia e Roger Moore svolge questo incarico con costante impegno e si fa spesso promotore di campagne di sensibilizzazione. Nel 2003 la Regina Elisabetta II lo nomina Cavaliere dell’Impero Britannico, da cui il titolo di Sir. 
Nel 2011, Moore torna a recitare prendendo parte alla commedia natalizia “Natale a Castlebury Hall”, mentre nel 2013 partecipa al tv-movie “The Saint”, remake della famosa serie-tv degli anni Sessanta di cui fu protagonista e nell’agosto del 2016 esce nelle sale cinematografiche il suo ultimo film “The Carer” di János Edelényi nel quale interpreta se stesso. 
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