La donna di San Pietro aveva 42 anni e lavorava come segretaria

La donna di San Pietro aveva 42 anni e lavorava come segretaria
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Domenica 24 Febbraio 2019, 18:14 - Ultimo aggiornamento: 20:48

Semplice, solare, responsabile, precisa. Sono solo alcuni degli aggettivi con i quali si può descrivere Manuela Vigneri, la ragazza poco più che quarantenne (ne aveva 42) che ieri ha perso la vita all'improvviso, in un incidente stradale che non le ha lasciato scampo e che probabilmente non le ha dato neanche il tempo di capire quello che avveniva. Il ricordo di chi l'ha conosciuta è di una ragazza dolce e disponibile. Riservata in tutto.
Per il profilo facebook usava un nickname Stambecco del Pollino dove conservava qualche foto di momenti passati in compagnia di amici e il ricordo di qualche viaggio. I genitori, la sorella e tanti amici erano i suoi affetti più cari, poi l'amore per gli animali e il lavoro al quale era dedita. Nel lavoro aveva trovato la sua seconda famiglia.
Lavorava da anni come segretaria per un'impresa di costruzioni ma la sua efficienza l'aveva resa una factotum, tanto che quando l'azienda era stata dislocata, lei era rimasta sul posto, a Cellino occupandosi di tutto. E lei c'era sempre per la famiglia del suo datore di lavoro, anche per le ricorrenze più intime, nell'organizzazione degli eventi e in qualsiasi occasione. In lei era riposta una fiducia illimitata, che si era conquistata negli anni, imparando anche a stare sui cantieri per controllare i lavori oltre ad occuparsi della burocrazia dell'impresa.
Ieri era impegnata in una nuova commissione, di quelle quotidiane che Manuela svolgeva con il solito impegno e dedizione. Il capo sapeva che poteva contare su di lei. La telefonata che annunciava la tragica notizia ha gettato nello sconforto tutta la famiglia, quella che aveva aggiunto ai suoi affetti più cari.
Ieri mattina Manuela Vigneri si stava recando al mare per prendere qualcosa che sarebbe servita al suo datore di lavoro: si erano accordati in mattinata via telefono e nulla poteva far pensare che una semplice commissione, come tante svolte finora, l'avrebbero strappata alla vita terrena. E a nulla sono valse le parole di conforto per chi si è sentito responsabile. Il datore di lavoro si sentiva in qualche modo responsabile di quanto accaduto, una colpa che però nessuno gli può attribuire. In queste vicende difficilmente possono esserci colpe, perché è difficile presagire gli eventi.
Lo strazio dei parenti è invece incalcolabile. Viveva con i genitori e i vicini la ricordano come una ragazza serena e rispettosa. Gli amici sono increduli. Sarebbe dovuto essere un sabato sera come tanti quello di ieri, si sarebbe incontrata con il solito gruppo e avrebbe passato qualche ora in allegria. Poi la domenica di riposo e lunedì al lavoro come sempre. Ma un solo attimo ha cambiato l'ordine delle cose.
I funerali si svolgeranno questo pomeriggio alle 15,30 nella chiesa di San Giovanni Bosco a San Pietro.

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