Fino a 400 euro per la gita e la scuola aiuta in silenzio le famiglie più in difficoltà

Fino a 400 euro per la gita e la scuola aiuta in silenzio le famiglie più in difficoltà
di Maria Chiara CRISCUOLO
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Lunedì 20 Marzo 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 17:23
Marzo: è tempo di gite per gli studenti brindisini. Nonostante la crisi, la paura degli attacchi terroristici e le difficoltà nel reperire docenti disposti a svolgere il ruolo di accompagnatori, i viaggi d’istruzione restano per gli studenti brindisini, e non solo, il periodo più atteso dell’anno. Tra le mete più gettonate per coloro che si apprestano a sostenere la maturità, c’è Barcellona seguita da altre importanti e belle capitali europee come Praga e Berlino. Le agenzie di viaggio, già ad inizio anno scolastico, si sono date “battaglia” a suon di preventivi nella speranza di conquistare nuovi clienti. In realtà, però, a detta degli stessi dirigenti scolastici, si preferisce affidarsi sempre ad un tour operator di fiducia capace di soddisfare anche le richieste dell’ultimo minuto. Il mezzo di trasporto più usato resta senza dubbio il pullman, pratico per spostarsi anche una volta arrivati a destinazione, seguito dalla nave, utilizzata quasi esclusivamente per i viaggi all’estero. Le tariffe stracciate dei voli low cost con partenza dall’aeroporto Papola-Casale contribuiscono ad abbassare i costi del viaggio ma molto spesso i presidi sono costretti a fare i conti con il numero eccessivo di classi. In media, si parla di quattro o cinque classi per circa 100 studenti; poi bisogna aggiungere gli accompagnatori. 
Sarebbe impossibile, anche con largo anticipo, trovare un volo capace di soddisfare queste richieste. Se pur di partire i ragazzi accetterebbero di dormire in un ostello, per i docenti il rapporto qualità-prezzo quando si parla di alberghi è prioritario. Una volta arrivati a destinazione, trovare un luogo accogliente e pulito è un sogno per tutti.
 
«In passato ci è capitato di trovare degli alberghi che sembravano delle topaie - afferma un preside - stanze sporche, lenzuola usate, e macchie di muffa in bagno.
Abbiamo imparato a selezionare e a prendere tutte le necessarie precauzioni prima di partire». Nel corso degli anni, anche per la necessità di trovare ristoranti capaci di ospitare un gran numero di persone, le scuole hanno prenotato strutture con la mezza pensione. 
Sono appena tornati dalla capitale della Catalogna gli studenti del liceo scientifico “Fermi-Monticelli”, dopo una settimana interamente dedicata alla scoperta delle bellezze architettoniche e dei capolavori artistici della cittadina spagnola. I ragazzi delle quinte hanno raggiunto in pullman Civitavecchia da dove poi si sono imbarcati per Barcellona. Costo complessivo tutto compreso quasi 400 euro a testa. Stessa meta, ma con un risparmio di circa 50 euro, per gli studenti del istituto tecnico Majorana di Brindisi. «Per cinque pernottamenti compresa la mezza pensione e il trasporto è impossibile pensare di spendere meno - commentano i ragazzi- quando ci capita di viaggiare con i genitori si spende decisamente di più».
Per quanto riguarda gli studenti degli altri anni, biennio compreso, le mete più gettonate restano Lazio e Toscana con una permanenza di quattro giorni, viaggio compreso. Anche quest’anno i dirigenti scolastici hanno dovuto far fronte con la crisi. Ci sono stati genitori, infatti, che in forma del tutto anonima hanno chiesto alla scuola di consentire ai loro figli di partecipare alla gita nonostante non ci fossero le disponibilità economiche. «Capita sempre più spesso - aggiunge un dirigente scolastico - ma nei limiti del possibile cerchiamo di accontentare tutti soprattutto quando abbiamo a che fare con alunni modello».
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