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di Enzo Vitale

Diario dall'Antartide/Quarta puntata: l'astrofisico Ivan Bruni: dall'atmosfera degli esopianeti ai viaggi sul pianeta rosso Video

L'astrofisico Ivan Bruni
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Martedì 1 Ottobre 2019, 22:18 - Ultimo aggiornamento: 22:23
Anche lui nella squadra dei tredici uomini più isolati del mondo. Ivan Bruni, astrofisico nativo di Rimini, al Polo Sud si occupa di diverse ricerche. Lì alla base italo-francese Concordia sta utilizzando il telescopio Irait (International Robotic Antarctic Infrared Telescope), uno strumento  robotico da 80 centimetri di diametro (come si vede nel video) dotato di strumenti per osservare il cielo infrarosso. Essenzialmente si sta occupando di osservazioni di pianeti extrasolari e dello studio delle onde gravitazionali. Ha inoltre installato al Polo Sud un cronografo solare che avrà il compito di studiare le attività della nostra stella.
 



PRIMA DI PARTIRE
Bruni, come racconta lui stesso nel video, ha partecipato alla selezione dopo aver trascorso il suo turno all'Osservatorio: «MI era arrivata una mail per partecipare -dice-, quindi ho inoltrato la domanda, ma senza alvuna aspirazione...e invece, eccomi qui. Ero davvero scettico -aveva dichiarato prima di partire-. Poi è arrivata la comunicazione, e ho pensato alle parole che i selezionatori ci avevano detto durante il colloquio: “Al ritorno, o non vorrete mai più vedere bianco, neve e ghiaccio per il resto della vostra esistenza, oppure avrete nostalgia dell’Antartide per tutta la vita”».

LA PROSSIMA PUNTATA
Entro la fine di novembre cercheremo di presentarvi tutti i ricercatori italiani che ora abitano la Base italo-francese Concordia, prossima protagonista sarà la glaciologa Giuditta Celli dell'Università di Firenze in forza al Cnr di Pisa.

Buona visione
enzo.vitale@ilmessaggero.it
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