Tendenza Latella
di Maria Latella

I bambini e la scuola al policlinico Umberto I

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Venerdì 28 Novembre 2014, 15:57
Quand'ero bambina uno degli incubi di mia madre, a sua volta insegnante alle elementari di Sabaudia, era che perdessi qualche giorno di scuola. Non si poteva prendere un raffreddore, non tanto perche' si temesse l'effetto dell'influenza, quanto per il rischio che io o mio fratello perdessimo la spiegazione del capitolo del Risorgimento o quella sulla tabellina del cinque. Cresciuta seguendo questo principio categorico, negli anni mi sono sempre immedesimata nelle ben piu'gravi preoccupazioni di quei genitori alle prese con una seria malattia dei loro bambini. Una malattia che costringe i piccoli a passare lunghi periodi in ospedale. All'ansia per l'esito delle cure, si aggiunge il dispiacere di veder perdere mesi di scuola, a volte un intero anno scolastico. La tecnologia ha ora il potere di alleviare almeno quest'aspetto, consentendo ai bambini di poter seguire il corso di studi mentre si sottopongono alle cure in ospedale. E'l'obiettivo del progetto che Samsung si propone di raggiungere coinvolgendo nell’iniziativa anche le scuole che hanno un presidio ospedaliero. L'effetto e'positivo non solo per la formazione, ma anche per la tenuta psicologica del bambino: restando connesso con i propri compagni, continua a sentirsi parte di un gruppo e di un progetto. Sappiamo quanto importante sia mantenere alto il morale durante una lunga malattia. Con la didattica digitale, un bambino che sa di dover restare molti mesi in ospedale puo" contare su piu' di uno strumento che lo rende partecipe della vita di classe: dalla realizzazione di un archivio che può essere condiviso via tablet con l'insegnante e i compagni, alla condivisione dei compiti scolastici. A Roma il progetto Samsung e' gia'stato avviato nel Policlinico Umberto I, collegato all’istituto statale Tiburtina Antica. Il reparto di ematologia puo"contare su una classe digitale Samsung che permette agli insegnanti di fare lezioni ai bambini lungodegenti anche in situazioni limite, per esempio se, dopo un trapianto, devono restare un mese in isolamento. In questi casi l’insegnante continua a fare lezione con incontri digitali a distanza. Mi hanno raccontato di insegnanti che, pur abitando fuori Roma, non cercano una scuola piu'vicina a casa, e invece tengono a mantenere il loro ruolo di 'insegnanti in ospedale". Magari, la prossima volta, faro'parlare uno di loro.
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