Tendenza Latella
di Maria Latella

Essere genitori a Roma. Prefetto Tronca: e se cominciassimo da qui?

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Sabato 21 Novembre 2015, 21:45 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 14:58
Una gran parte dei genitori romani non sa che i loro figli, in un range di eta'che va dai 13 ai 23 anni (dopo si e'adulti e peggio per chi non lo riconosce) ha svariate occasioni di entrare in contatto con la camorra e con la malavita albanese. "E'tutto in mano ai napoletani e agli albanesi - spiega Marco Vecchioni, pregiudicato per reati che vanno dal traffico di stupefacenti alle estorsioni - Gente brutta, che se tu ci parli te metti paura". Sottolineo: "gente brutta che se tu ci parli te mette paura". E a dirlo non e'un boy scout. E'un pregiudicato conosciuto e, come si dice, rispettato nel giro. Perche' i genitori romani dovrebbero temere che i loro figli entrino in contatto con questa "gente brutta"? Semplice. Perche' la "gente brutta che se ce parli te metti paura" ha in mano un gran numero di locali dove i ragazzini passano le sere, che dico, le notti. Locali dove non circola solo "la gente brutta", si capisce. Circola il genere di roba con cui "la brutta gente" traffica e con la quale "la brutta gente" arricchisce. In uno di questi, zona Ponte Milvio, Vecchioni aveva fatto a cazzotti col fratello di Genny Esposito, entrambi figli di Giggino 'a Nacchella, esponente di spicco di clan camorristi, riferiscono le cronache. Nomi noti a chi si occupa di tifoserie romane. Ponte Milvio e' zona amatissima dai teen ager romani che li'calano da tutti i quartieri ma soprattutto da quelli limitrofi: Vigna Clara, i Parioli. Anni fa faceva romantico per via dei lucchetti ispirati dai romanzi di Moccia. Oggi il processo Mafia Capitale rivela che, meno romanticamente, anche ponte Milvio e'mercato gestito dalla "gente brutta". L'ordine pubblico di una citta' non dipende da un sindaco e il fatto che la capitale sia ormai terra di conquista di 'ndrangheta e camorra e'un dato che dovrebbe riguardare il ministro Alfano. Ma il prefetto Tronca, temporaneamente commissario di Roma, e', per l'appunto, un prefetto. Ha conoscenze ed esperienza tali da saper valutare come in una citta' contino, certamente, le condizioni del manto stradale e la pulizia dei marciapiedi. Ma conti, e anche più', tanto altro. Se una famiglia romana oggi arriva al punto da contrarre debiti pur di mandare lontano dalla citta' il proprio figlio adolescente, perche', come dicono tanti genitori "Roma e'uno schifo e proteggere i ragazzi e'quasi una missione impossibile". Se le cose stanno come le raccontano genitori e insegnanti, e, soprattutto, le inchieste giudiziarie. Se stanno come le racconta lo stesso pregiudicato Marco Vecchioni intercettato dai carabinieri, ecco, non crede il prefetto Tronca che proprio da qui bisognerebbe cominciare? Una capitale dalla quale si cerca di far fuggire i propri figli non ha speranza di poter rinascere.
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