Maria Latella
Tendenza Latella
di Maria Latella

Epidemie/ Dopo Trump e Salvini, ora anche in UK la politica attacca le donne

di Maria Latella
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Sabato 13 Agosto 2016, 20:43 - Ultimo aggiornamento: 21:08
Sembra un'epidemia. E comunque segnala una tendenza. Si moltiplicano gli attacchi sessisti di maschi più o meno noti e in politica, alla ricerca del consenso di altri maschi ai quali fornire un "nemico". Un nemico facile, uno sul quale scaricare un po' di rabbia senza troppe conseguenze: il bersaglio facile sono le donne con un minimo di potere. 

L'ultimo, nella categoria che va da Donald Trump a Salvini (i disegnatori satirici, non essendo politici, meriterebbero discorso a parte), si chiama Philip Davies ed è un parlamentare conservatore. Grazie a lui sappiamo che in Gran Bretagna esiste un movimento denominato "Justice for Men and Boys party" (J4MB). L'altro giorno il suddetto movimento ha invitato Davies a parlare all'International Conference on Men's Issues e là il politico inglese ha distillato il concentrato di velenosi luoghi comuni che abbiamo già sentito da Trump e altri. Roba evidentemente popolare se negli USA gli strateghi della campagna elettorale di Trump li hanno usati a man bassa. 

Cosa sostiene dunque Philip Davies? Quello che alcuni vostri colleghi pensano ma riservano alle chiacchiere di spogliatoi dopo la partita di calcetto. «Le donne usano la parità di genere solo quando conviene loro» e «vogliono prendersi la torta e mangiarsela da sole». Parole pronunciate davanti a una platea di simpatizzanti del movimento che si batte per eliminare la parità di genere nei consigli di amministrazione e coltiva nostalgia per il patriarcato. 

Non che Davies ce l'abbia con tutte le donne. Per carità. Se stanno al loro posto, sono innocue e magari perfino utili. Lui, ha precisato, ce l'ha con non meglio identificate «militanti femministe» (un vasto range che va dalle insegnanti a Hillary Clinton, sembra di capire) e con gli uomini che, rintronati dal "politically correct", le seguono. 

In Gran Bretagna il discorsetto di Davies ha scatenato vaste poleniche e The Guardian riferisce delle richieste di dimissioni avanzate alla boss del deputato conservatore, la nuova premier e capo dei Tories Theresa May. Essendo una donna al potere, Davies dovrebbe averla in massimo dispetto.  E così sembrerebbe, in effetti, giacché nella giaculatoria di lamentazioni, il politico inglese ha inserito anche che, con questa benedetta storia delle quote, le donne stanno sottraendo «senza merito» posti che prima, in politica, andavano solo ai maschi. 

Per catturare un consenso sicuramente vasto, non si trascura niente. E si va diritti al portafoglio. «Vogliono la parità, ma poi al momento del divorzio tornano fragili e usano i figli come arma di ricatto», ha tuonato Davies davanti alla platea estasiata e dimentica del fatto che, di solito, i divorzi più sanguinosi sono quelli in cui la moglie (per scelta propria o del coniuge) non lavora. 

Come vedete, gli argomenti del politico inglese non sono né nuovi né difficili da smontare. Basterebbe chiedergli se, avendo una figlia, sarebbe felice di vederla sottopagata mentre un collega meno bravo prende il doppio. O citare il caso, riportato dal Financial Times, della coppia di manager americani che, innamoratisi, hanno correttamente informato le rispettive aziende nel rispetto del regolamento sui conflitti d'interesse (Fifth Third Bancorp). Lui è ancora al suo posto. Lei no, l'hanno licenziata. 
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