Tendenza Latella
di Maria Latella

 Dopo 7 secoli, La Sapienza ha anche una candidata rettore. Non c'è voluto molto, che ne dite?

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Mercoledì 11 Giugno 2014, 16:30
In fondo, ci sono voluti soltanto 711 anni. Che volete che sia, di fronte all'eternità? Così, appena appena 711 anni dopo la sua nascita, l'università La Sapienza di Roma si appresta ad avere una donna, perfino una donna, tra i candidati al ruolo di rettore. La cosa si deciderà a settembre, intanto, ad oggi, Tiziana Catarci è la prima donna candidata. Gli anglosassoni lo definiscono "glass ceiling", "soffitto di vetro",lo sbarramento insormontabile e invisibile che impedisce alle donne di accedere a posizioni di responsabilità in ambienti professionali a dominanza maschile. Fa notizia, appunto, quando qualche "cracker" infrange il soffitto di roccaforti. Il mondo accademico era ed è ancora uno dei fortini del potere preclusi alle donne Rettori, donne direttori di Dipartimento, Presidi di Facoltà. Ce ne sono, ma poche. Ora Catarci è candidata. Laureata alla Sapienza in Ingegneria Elettronica, è Professore ordinario in sistemi di elaborazione delle informazioni e presidente del Centro InfoSapienza. Una vita passata a studiare algoritmi e sistemi informativi, come prorettore ha cercato di realizzare la sua idea di facoltà moderna e multimediale. Per colmare il gap coi prestigiosi atenei internazionali, e scardinare il pregiudizio che le facoltà italiane siano tutte datate e polverose. Didattica e ricerca: proprio questi sono i punti fermi del programma dell'aspirante Rettrice da cui far partire il rilancio dell'Ateneo più grande d'Italia, che il prossimo settembre rinnoverà i suoi vertici. Per conferire alla Sapienza il ruolo di baricentro intellettuale per la vita culturale del Paese e perché "abbiamo la responsabilità morale nei confronti del 40% dei giovani disoccupati" sottolinea Catarci, che è sposata ed ha un figlio. La responsabilità, già. Un giovane italiano su due è disoccupato. Se non li formiamo al meglio, ora, subito, il loro futuro e quello del Paese saranno indubbiamente compromessi.
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