Maria Latella
Tendenza Latella
di Maria Latella

Quel pomeriggio a Chicago e l'incontro con Barack Obama

di Maria Latella
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Giovedì 12 Gennaio 2017, 17:42

A Roma ci lamentiamo del freddo insolito di questi giorni. A Chicago i 3 gradi sono normali anche ad aprile. Ed era un freddissimo giorno della scorsa primavera quando il presidente degli Stati Uniti torno' nella sua Chicago per parlare agli studenti della Law School dove aveva insegnato prima di candidarsi come senatore dell'Illinois.
Tutta l'area attorno all'universita' era off limits e per di piu'pioveva. Raggiungere la facolta' fu una mezza avventura, ma tanto ero freddo all'eesterno quanto calda e perfino allegra era l'atmosfera che ci accolse quando con i colleghi dell'Institute of politics dell'universita'di Chicago fummo introdotti alla saletta riservata dove Barack Obama stava salutando gli amici.

In Italia, all'Expo' di Milano, avevo incontrato la first lady, Michelle Obama, ma il presidente fino ad allora l'avevo visto solo da lontano, alla convention della sua prima incoronazione, a Denver.

Vederlo da vicino conferma alcune delle tante cose che si sono scritte di lui. E'uomo di indubbio carisma, elegante e dalla battuta pronta. Quando David Axelrod, lo stratega delle sue due campagne elettorali, mi presento' come la giornalista che aveva appena tenuto un seminario all'Institute of politics approfondendo le connessioni tra Silvio Berlusconi e Donald Trump, il presidente si concesse un sorriso:"Voi avete avuto Berlusconi per vent'anni. Comunque vada, Trump non restera' vent'anni alla Casa Bianca".

Allora, aprile 2016, in campo democratico pochi credevano alla possibilita' che Trump vincesse le elezioni. Invece...
The Donald. Il nuovo presidente degli Stati Uniti e'una celebrity, sa usare i media, dalla tv a Twitter. Di certo sapra' trarne vantaggio nei prossimi quattro anni alla Casa Bianca. Ma anche gli Obama sul soft power hanno costruito molto della loro popolarita':musica, eventi e incontri culturali di ogni genere si sono susseguiti alla Casa Bianca: concerti, serate dedicate alla letteratura, alla poesia.

 In questi 8 anni Barack Obama ha cercato di migliorare se stesso e l'America attraverso il bello, con eleganza, leggerezza e ironia . Dal 20 gennaio Washington diventera' Trumpland. Sara' un altro film. Vedremo se con happy end
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