Superstar
di Gloria Satta

Nozze-show di Clooney, si salvi chi può

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Venerdì 3 Ottobre 2014, 14:35
Non so voi, mai io comincio ad aver piene le tasche delle nozze-show di George Clooney. Non c’è un giornale, una copertina, una trasmissione o un dépliant che non raccontino retroscena, indiscrezioni, notizie esclusive del matrimonio dell’anno. E la fortunata Amal, che dopo aver impalmato lo scapolo più ambito del pianeta a Venezia ha sfilato con abiti esclusivi e costosissimi, è diventata una protagonista del frullatore mediatico scendendo al rango di una Paris Hilton qualsiasi. Ma non era un serissimo avvocato dei diritti umani? E lui, Clooney, non ha passato la vita a difendere la sua privacy e le cause umanitarie di mezzo mondo? Abbiamo saputo che la maratona matrimoniale è costata 10 milioni di euro fra libagioni, hotel a 7 stelle e ospitalità dei vip: quanti ospedali si sarebbero costruiti, con quella cifra, nel Darfour tanto amato da George? Non ho nulla contro il glamour e le favole cinematografiche che ci aiutano a sognare in questo mondo tutt’altro che allegro. Ma quando è troppo è troppo, mi ripeteto mentre le immagini degli sposini sorridenti continuano a rimbalzarmi addosso da tutte le parti. E mi sorge un sospetto: il matrimonio kolossal apparecchiato da Clooney a Venezia non sarà un’americanata come si diceva una volta o, per essere più chiari, un’autentica pacchianata? Correggetemi se sbaglio.
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