Marco Pasqua
Romanità
di Marco Pasqua

Coronavirus, dopo il lockdown ecco che torna la sosta in doppia fila

Coronavirus, finito il lockdown in città torna la sosta in doppia fila
di Marco Pasqua
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 6 Maggio 2020, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 16:59

Qualcuno, nelle settimane di lockdown, l'aveva detto, tra il serio e il faceto: «Quanto mi mancano il traffico e il caos di Roma...». Nostalgia di una normalità, tutta made in Rome, cancellata da una situazione emergenziale. E adesso che questa normalità è tornata, ecco che, con essa, si sono prepotentemente riaffacciati nella nostra quotidinità gli incivili. Non tutti i romani lo sono, sia chiaro, è anche scontato scriverlo. Ma quei pochi contribuiscono a rendere più difficile la vita alla maggioranza rispettosa delle regole. E così, ecco via Merulana, ad esempio, che è tornata a popolarsi delle immancabili doppie file. La scusa, prima, era la sosta volante per entrare "un attimo a fare la spesa". Ora, la riapertura dei negozi ha di nuovo spinto una fetta di automobilisti ad "appoggiare" il loro mezzo dove capita, tra incroci, marciapiedi e attraversamenti pedonali.



Un lettore dell'Esquilino ci ha segnalato che ha tentato invano di mettersi in contatto con il centralino dei vigili urbani, dopo che al 112 lo hanno invitato a contattare il Comune. Ma anche in Prati, nella commercialissiama via Cola di Rienzo, qui e lì, ecco riaffiorare deciso e arrogante il partito della doppia fila. E poi ancora a Montesacro, in piazza Monte Gennaro (foto sopra), la sosta anche è selvaggia. E poi, Porta Pia, viale Trastevere, e a piazza Re Di Roma: ma si potrebbe continuare per tutto il tempo di un rapido tour cittadino. Roma torna alla sua normalità anche in strada. Ecco i clacson, suonati un po' come e quando capita, e le manovre azzardate ("perché tanto ci sono ancora poche macchine in giro", penserà il solito automobilista), e gli stop non rispettati. E se nessuno rimpiange le settimane durante le quali siamo stati obbligati a rimanere in casa, quando i posti di blocco erano prativamente ovunque, sicuramente a nessuno era mancata l'inciviltà di chi crede di poter disporre delle strade a suo piacimento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA