di Marco Conti
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Mattarella, l’invito all’unità
e quel sostegno
al governo che spiazza
i presidenti di regione

Mattarella, l’invito all’unità e quel sostegno al governo che spiazza i presidenti di regione
di di Marco Conti
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Lunedì 2 Novembre 2020, 15:18

ROMA Il segnale è forte, ancor più dei contenuti di una conversazione che deve essersi mantenuta sulle generali senza entrare nello specifico dei provvedimenti. Il colloquio a distanza che ha avuto stamane il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il presidente e il vice presidente della Conferenza Stato-Regioni Stefano Bonaccini e Giovanni Toti, segna un momento importante nel sostegno del Quirinale all’azione del governo in un momento della gestione della pandemia molto più complicato di marzo.

Nel colloquio al riconoscimento del ruolo decisivo delle regioni nel fronteggiare il Covid-19 Mattarella ha unito l’esigenza di una stretta collaborazione tra istituzioni dello Stato. 

Dopo la giornata di ieri e i ripetuti scontri tra governo e amministrazioni regionali, quella di Mattarella appare come una tirata d’orecchi a questi ultimi.

Il federalismo di alcuni presidenti regionali somiglia sempre più alla barzelletta dell’avvocato e il cliente del grande, e purtroppo scomparso Gigi Proietti. L’autonomia regionale, rivendicata solo se conviene e non disturba, stride con il sentimento di unità nazionale che il Capo dello Stato non cessa di ricordare  ai vertici di una Conferenza delle Regioni guidata dal dem Bonaccini, ma con ben 14 regioni su 20 a guida centrodestra.

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