Quest'America
di Anna Guaita

 Il "padre" di Star Wars vuole che tutti abbiano una casa

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Sabato 25 Aprile 2015, 15:29
  NEW YORK – Ci sono tanti ricchi in America. I dati provano anzi che la loro ricchezza è aumentata molto negli ultimi anni. E questi ricchi vogliono giardinieri, baby sitter, cuochi, domestiche. Vogliono mandare i propri figli in scuole con ottimi insegnanti, vogliono che il corpo di polizia locale funzioni bene, che i vigili del fuoco siano sempre pronti a scattare, e gli ospedali abbiano ambulanze con paramedici e infermieri a ogni ora del giorno e della notte. Il guaio è che dove vivono tanti ricchi, i costi delle abitazioni diventano inaccessibili. Non esistono appartamenti o case per chi ha un reddito medio-basso. Nel “corridoio dei milionari” subito a nord di New York, che include la contea di Westchester (dove c’è la cittadina di Chappaqua e la casa dei Clinton ) e sconfina nella “Costa d’Oro” del Connecticut, e le cittadine di Greenwich e Westport, i ricchissimi non hanno troppe difficoltà a trovare servizio: ci sono autobus, perfino treni di pendolari, quindi segretarie e insegnanti, vigili del fuoco e commesse possono raggiungere il proprio posto di lavoro abbastanza velocemente da cittadine vicine meno ricche e più a buon mercato. Ma non è sempre e ovunque così. Ad Aspen, in Colorado, ad esempio, gli impiegati di medio-basso livello devono mettersi in auto e guidare almeno una quarantina di chilometri all’andata e al ritorno per arrivare abbastanza fuori dall’area delle ville e degli alberghi dei ricchi e trovare case a un prezzo che possano permettersi. E lo stesso avviene in molti dei luoghi di villeggiatura più esclusivi. E non solo quelli. Marin County, la contea subito a nord di San Francisco, è la più ricca della California. Non ci sono città ma solo piccoli villaggi come San Rafael e Novato. Altrimenti ci sono grandi boschi, spiagge selvagge e immacolate, immensi ranch, ville circondate da campi di tennis, piscine, prati pettinati, giardini rigogliosi. Qui vive anche George Lucas, il regista-produttore creatore della serie Star Wars. Ricco sfondato (ha venduto tra l’altro la Lucas Film alla Disney per più di quattro miliardi di dollari) il regista ha aderito al progetto lanciato da Bill Gates e Warren Buffett, e adottato da molti straricchi, che prevede di devolvere in beneficenza almeno la metà dei propri averi prima di morire. Lucas ha già investito in varie opere di bene. Ultimamente si è fatto paladino proprio del problema delle classi lavoratrici al servizio delle comunità ricche ed esclusive. E così facendo si è messo contro tutti i suoi vicini della Contea. Da vari anni vorrebbe destinare parte dei suoi 3 mila ettari di terra alla costruzione di case per famiglie di reddito medio-basso. All’inizio pensava di vendere il terreno a degli imprenditori edili. Ma la reazione dei suoi vicini di Marin County è stata durissima: “Vuole cominciare una guerra di classe”, “Porterà un sacco di gentaglia”, “Arriverà il crimine” sono state le proteste arrivate all’Associazione dei Residenti della contea. Allora Lucas ha pensato di rinunciare a vendere il terreno. Costruirà lui 224 appartamenti, in un’area idillica, una dolce valle ricca di verde, all’interno del suo famoso SkyWalker Ranch. La metà degli appartamenti sarà destinata a famiglie di lavoratori locali, l’altra metà a pensionati. Essendo un suo investimento, dentro il suo ranch, Lucas spera di riuscire a ottenere tutti i permessi. La comunità avrà anche una piscina, un giardino, un orto comune, un centro per le attività, e sarà collegata a San Francisco con un autobus. Per poter aspirare a uno di questi appartamenti, gli affittuari dovranno dimostrare di avere un reddito inferiore dell’80 per cento a quello medio della contea. Il costo per Lucas sarà intorno ai 200 milioni di dollari. Ma i suoi vicini non lo perdonano e si dicono convinti che Lucas stia sono cercando di vendicarsi perché anni fa gli fu impedito di costruire uno studio nel cuore della sua proprietà: “Che stupidaggine- risponde --. Non sprecherei tanti soldi solo per irritare un pugno di persone che vivono nella zona”. Invece insiste: “Voglio fare qualcosa che aiuti davvero questa comunità. Ci sono abbastanza milionari. Quel di cui abbiamo bisogno è di un po’ di case per normali persone che lavorano”.
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