Giorgio Ursicino
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di Giorgio Ursicino

Zandvoort, tre piloti in un decimo: l'idolo di casa doma le Ferrari

Max Verstappen esulta dopo la pole al Gran Premio d'Olanda
di Giorgio Ursicino
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Domenica 4 Settembre 2022, 15:01 - Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 11:46

Attenti a quei due. Sempre loro, Max e Charles. Saranno i giovani fenomeni ha partire oggi in prima fila nel Gran Premio d’Olanda. Il Campionato ha il suo padrone, ma la F1 diventa sempre più avvincente. La grande attrazione migliora di volta in volta, proprio come voleva Liberty Media, che tiene i conti del Circus, e anche la FIA. Quanto sia fondamentale l’audience si è avuto conferma ieri nella pista sulle dune del Mare del Nord che, per quasi trent’anni, è stata assente dal Mondiale e, dal 2021, è tornata anche per osannare il suo idolo. Era solo sabato, eppure, sulle tribune intorno ai saliscendi di asfalto ricco di “banking”, non si vedeva un solo posto vuoto. E gran parte dei tifosi, colorati rigorosamente di “orange”, erano giovani. Giovanissimi. Un bel modo di ipotecare il futuro. Nel Q3 l’atmosfera era caldissima.

C’erano, forse per la prima volta, sei macchine che ambivano alla pole. O almeno sulle quali nessuno avrebbe scommesso un euro che non sarebbero partite al palo. Le due Red Bull, su un tracciato non ideale per loro. Le due redivive Ferrari, dopo le delusioni di Hungaroring e Spa. E le due Frecce d’Argento che, in difficoltà in Belgio in qualifica, ma in costante crescita durante l’estate ed affidate alla coppia di piloti nel complesso migliori: il sette volte campione del mondo baronetto britannico e il suo erede Russell, veloce ed affidabile come un computer. Sia durante le prove libere, sia durante la Q1 e Q2, le magnifiche sei davano l’impressione di essere su un livello molto simile e di poter girare, sul corto e guidato circuito di Zandvoort, più o meno sugli stessi tempi. Una libidine. Pronti via, il primo tentativo, almeno per chi aveva due treni di gomme rosse nuove, era al cardiopalma.

Primo Charles, il re della pole 2022, subito attaccato l’idolo di casa, il giovane campione del mondo che non sbaglia mai. A tre minuti dal termine iniziano le grandi manovre per il rush finale in cui, almeno quelli del sestetto magico, sfoggiano le coperture più soffici nuove di zecca.

Agli altri non resta che stare a guardare, staccati di oltre un secondo su una pista che si percorre in poco più di un minuto. L’ordine di uscita può essere determinante. Chi va in pista per ultimo è in grado di sfruttare l’asfalto leggermente più gommato che, su una sfida che si gioca sui millesimi, può fare la differenza. Gli apripista, invece, hanno un rischio inferiore di rimane bloccati da una bandiera gialla per un errore di quelli davanti. Chi si sente più forte, sceglie la seconda opzione. Chi deve sfruttare anche un soffio di vento per sperare magari di conquistare tutta la prima fila, si deve aggrappare alla seconda.

Esce prima la Ferrari, poi la Red Bull, quindi le due Mercedes. Questa volta le “prime guide” precedono gli “scudieri, sempre per lo stesso motivo e poi, nel budello dei Paesi Bassi, non c’è alcuna speranza di sfruttare la scia. Rampa Leclerc, ma fa una sbavatura alla curva dieci. Max è perfetto, nonostante una monoposto forse meno adatta e, con un finale di giro fantastico sulla curva soprelevata, manda in delirio i suoi fans strappando il miglior tempo per 21 millesimi, meno di un battito di ciglia. Carlos migliora decisamente (probabilmente ha dato una sbirciatina alla telemetria del principino...) è chiude a meno di un decimo.

Tocca alle Stelle, ma non succede nulla. Checo Perez cerca la zampata per inserirsi fra i primi, ma tocca la sabbia, si gira e chiude i giochi per tutti perché arriva l’unico “giallo” in grado di togliere suspense. Il predestinato, però, a differenza di altre volte, non è abbattuto quando qualcuno gli mette il naso davanti: «Peccato quel piccolo errore, ci ho lasciato oltre un decimo che sarebbe bastato per fare la pole. Domani sarà impegnativo, dobbiamo partire bene e confidare nel ritmo di gara che sembra migliore delle ultime corse».

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