La superiorità Ferrari non si traduce in una prima fila tutta rossa. In realtà le prove libere del mattino avevano confermato le sensazioni della vigilia: primo Leclerc, secondo Sainz. Con distacchi netti. Il campione del mondo Verstappen terzo rimediava un secondo e mezzo dal principino, mentre l’ottimo Magnussen con la Haas, che segue molto la filosofia costruttiva di Maranello, era staccato di oltre 3 secondi. Un’eternità. La cosa più positiva, però, è che la SF-75 ha superato un altro esame che testimonia la bontà del progetto: la pista era bagnata e non è facile azzeccare l’assetto appena messe le ruote in terra. In più, questa è una certezza, la monoposto veloce sull’acqua è sempre la migliore, la più equilibrata in assoluto. Quella che dà fiducia ai suoi driver di spingere sempre al massimo. Nelle qualifiche del pomeriggio il tempo estremamente incerto ha trasformato lo show in una lotteria dalla quale è uscito il numero 1 di Max.
Per carità, quando l’impresa la fa l’olandese non si può mai parlare di fortuna, ma non scattare dalle pole, sul circuito di casa e davanti al pubblico amico, lascia l’amaro in bocca ai ragazzi di Maranello consapevoli di avere nei box una belva docile docile. Il finale della Q3 è una corrida di bandiere rosse. Max riesce a stampare il suo tempo proprio al momento giusto, passando sul traguardo prima dell’ennesima interruzione, in un attimo in cui le secchiate d’acqua che vengono giù dal cielo davano un respiro di tregua. Anche l’ultimo assalto del monegasco quando al termine mancavano poco più di due minuti veniva stoppato da un’uscita di Norris alle Acque Minerali nel tentativo di migliorare il suo eccellente terzo tempo che oggi gli consentirà da scattare dalla seconda fila nella Sprint Qualifying. Ancora peggio è andata a Carlos Sainz che, aveva un bel tempo per entrare in Q3, ma ha stampato la sua Ferrari nelle barriere ed ha dovuto assistere all’ultima sessione dai box.
Un errore è sempre un errore, specialmente per un computer come Carlos, soprattutto se si somma ad un weekend come quello australiano.
Ancora una volta Russel (11°), secondo in Campionato, ha preceduto Hamilton (13°) e questa è la conferma di quanto sia talentuoso il rampollo britannico. Carlos scatterà in decima posizione, subito davanti al giovane suddito della Regina e potrà contare su un motore nuovo per tentare di recuperare più posizioni possibili su un tracciato dove resta difficile superare. Il predestinato deve digerire la pole di Max, ma non si perde d’animo, andandosi a prendere colpe che non ha: «Peccato, era alla nostra portata, ma con le condizioni così estreme non siamo riusciti ad imbroccare il giro buono quando serviva. Partire in testa ad Imola è un vantaggio, ma ci sono due gare da disputare e tutto può succedere».
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