MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Tecnologia 5G, guidare più sicuri avvolti dalla rete

Un veicolo Fca sperimenta la tecnologia 5G
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Lunedì 16 Dicembre 2019, 14:31 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 13:07
Dati, dati, dati. Il futuro è in miliardi di dati. Gran parte degli oggetti che ci circondano, infatti, potranno avere delle performance estremamente superiori utilizzando, gestendo e scambiandosi milioni di informazioni al secondo. Qualche esempio? Uno per tutti, quello che ognuno ha sempre con sé: l’immancabile smartphone. Ma è così con tutto, con qualsiasi altro oggetto che fino a qualche tempo fa funzionava solo meccanicamente, senza il boost dell’intelligenza artificiale. Questo cambiamento epocale è un carburante miracoloso per la mobilità che si trova all’alba di un nuova era.

Le auto e i veicoli in generale avranno pochi punti in comune con quelli che abbiamo utilizzato per oltre un secolo, diventeranno incredibilmente intelligenti e, oltre ad essere totalmente connessi e condivisibili, saranno in grado di guidarsi da soli e non genereranno nessuna sostanza inquinante, nemmeno quella dell’energia necessaria per muoversi che proverrà tutta da fonti rinnovabili. Una rivoluzione. Un progresso enorme dal punto di vista ambientale e da quello della sicurezza, perché l’aria delle nostre città diventerà molto più respirabile e verrà drasticamente ridotto il quasi milione di vite che ogni anno si perdono sulle strade di tutto il globo.

Ma a differenza degli altri oggetti i veicoli si muovono e non possono certo essere collegati via cavo per ricevere ed inviare gli infiniti dati che utilizzano in tempo reale per essere più efficienti e sicuri. Questo vale per i razzi e per gli aerei, per gli elicotteri e i droni che non hanno il pilota e diventeranno sempre più diffusi. Vale, però, anche per i treni ad alta velocità, gli autobus, i camion e le auto, fino ad arrivare alle moto, alle bici e pure ai pedoni. Ecco quindi aprirsi un nuovo scenario, l’esigenza di far viaggiare via etere a velocità importante una montagna di informazioni che avvolgeranno come una rete fittissima l’intero pianeta.

Per ovviare a questo problema il progresso tecnologico ci riserverà grandi sorprese in futuro con invenzioni che attualmente nemmeno immaginiamo, ma già ora c’è una soluzione disponibile dal potenziale enorme che è la tecnologia 5G, un lampo di luce a portata di mano. Tutti i costruttori, le aziende specializzate e gli operatori di telefonia mobile come Tim e Vodafone stanno lavorando con impegno nel settore e nelle scorse settimane hanno dato una dimostrazione dello stato dell’arte a Torino e Milano dove sono scesi il campo pure i rispettivi Politecnici determinanti in questa fase di sperimentazione avanzata ma che a breve coinvolgerà le auto di serie e la quotidianità delle persone.

Le dimostrazioni pratiche hanno dato esempi diversi, in pratica migliorando in modo esponenziale gli Adas, ovvero i dispositivi di assistenza alla guida che a Livello 2 (in totale sono 5, cioè fino a l’auto che fa tutto da sola e che non ha ne volante ne pedali) sono disponibili su quasi tutte le vetture nuove. In pratica c’è il vantaggio che l’auto, per sfruttare gli Adas, non si accontenta dei pur potenti sensori presenti a bordo (come telecamere e radar molto più sensibili della percezione umana), ma può contare su informazioni provenienti dall’esterno grazie alla tecnologia 5G.

Alla base di tutto ci sono due sistemi di comunicazione, il V2V (Vehicle to Vehicle), che permette il collegamento e lo scambio di dati fra due veicoli, e il V2I (Vehicle to Infrastructure) che consente la condivisione di informazioni di tutti i generi fra i veicoli e le infrastrutture. Il tutto sfruttando le incredibili capacità di trasmissione della banda larga 5G. A Torino Fca ha fatto vedere cosa sono in grado di fare alcune Maserati e Jeep equipaggiate con questa connessione, ma in tutti i centri tecnici delle altre case automobilistiche c’è qualcosa di simile.

I veicoli collegati in 5G sono in grado di fare cose straordinarie, sono in grado di conoscere quello che accade intorno a loro per diversi chilometri, di “vedere” ben oltre le curve e di prepararsi ad un eventuale situazione di pericolo. Una vettura ferma in mezzo alla carreggiata, un tamponamento, un incidente, nulla apparirà più all’improvviso perché un veicolo o l’infrastruttura hanno mandato le informazioni in anticipo. Non solo notizie di incidenti o situazioni di pericolo, anche news sul traffico, dove ci sono code o perfino se si è aperta una buca con l’ultimo temporale o se un camion ha perso gasolio facendo diventare il fondo stradale molto scivoloso.

Non basta, la tecnologia 5G consente anche di scambiarsi video in tempo reale ad altissima risoluzione. Se si viaggia dietro un grande Tir e si vuole effettuare il sorpasso c’è sempre l’ansia della limitata visibilità. Con il 5G si possono condividere le immagini trasmesse dalla telecamera montata sul frontale del camion che ci precede istallata in una pozione molto panoramica, al di sopra di tutti gli ostacoli. Infine, quando i veicoli sapranno esattamente dove si trovano gli altri intorno sarà possibile viaggiare nelle nebbia senza vedere ad occhio nudo l’auto che ci precede. Gli aerei e il Frecciarossa già lo fanno.
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