Giorgio Ursicino
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di Giorgio Ursicino

Partenza lanciata per il mondo dell'auto. Stellantis e Renault aprono le danze, l'auto elettrica accelera

Luca De Meo ceo Renault
di Giorgio Ursicino
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Giovedì 14 Gennaio 2021, 15:14 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 10:34

Un inizio dell’anno caldo per il mondo dell’auto. Stamattina, il ceo della Renault Luca De Meo presenterà il piano di rilancio della casa francese. Il manager italiano, al comando dal primo luglio, ha già fatto mosse importati. Dopo un periodo per l’azienda burrascoso, con risultati finanziari preoccupanti, ha dato una linea molto precisa che ha velocemente ricompattato la squadra. Nell’anno del covid che ha visto esplodere le auto elettriche, è molto importante la leadership della Regie in questo strategico settore in vertiginosa crescita. Un segnale di tecnologia avanzata e innovazione che può consentire di sfruttare al meglio le sfide future.

In ogni caso c’è attesa per la creatività dell’ad e, soprattutto, per come affronterà il rapporto con Nissan che rimane fondamentale dopo aver puntato per un ventennio tutto sull’Alleanza. Saranno anche gli ultimi giorni di due aziende storiche come Fca e Psa che hanno in pancia alcuni fra i marchi più antichi e prestigiosi dell’automotive. Dalla loro fusione nascerà Stellantis, il quarto costruttore mondiale. Domani dovrebbe essere pagata la cedola straordinaria di 2,9 miliardi agli azionisti del gruppo italo-americano controllato da Exor. Dopomani, quindi, il presidente John Elkann e il ceo Carlos Tavares potrebbero annunciare il closing e la partenza dell’avventura già questa settimana.

Nei giorni immediatamente successivi la newco farà il suo esordio alla borsa di Parigi e si presenterà a Milano e a New York in veste rinnovata. Non c’è dubbio, è il momento di Tesla che riesce a domare i tentativi di realizzo per i folli rialzi messi a segno nell’ultimo periodo. Anche ieri l’azienda di Palo Alto ha navigato al +6%, intorno a 860 euro per una capitalizzazione superiore a 800 miliardi che consente a Elon Musk di staccare di staccare Jeff Bezos nella sfida dell’uomo più ricco del mondo. È ormai chiaro che tutti dovranno fare i conti con Tesla, che vale più di tutte la altre Case di auto messe insieme, e, soprattutto, con la mobilità elettrica diventata una strada senza ritorno.

Stanno arrivando, intanto, alla spicciolata, i risultati di vendita del 2020. Tre tendenze emergono chiare: la svolta energetica, il mercato premium e la Cina.

Tutti, per motivi diversi, hanno brillato nell’anno del covid che ha scatenato la pandemia e ha innescato lockdown a macchia di leopardo in tutto il pianeta. Non c’è dubbio, la crisi e l’incertezza incidono di meno sulla fasce alte dei consumatori e Pechino è l’unico grande paese che, pur avendo dato i natali al virus, ha chiuso l’anno dal punto di vista economico come nulla fosse accaduto. Basta dare un’occhiata ai marchi di prestigio del gruppo Volkswagen.

La Lamborghini è riuscita a tenere il calo globale sotto il 10% con gli Stati Uniti che vendono più di Germania, Cina e Giappone messi insieme. L’Audi ha fatto il record in Cina, vendendo 726.288 vetture nuove (+5,4%), un livello mai raggiunto in precedenza. Ancora meglio ha fatto Porsche che ha contenuto il calo globale appena al 3%: dalle 280.800 del 2019 (fu l’anno record) alle 272.162 dello scorso anno nonostante 6 settimane di fermo produzione. Testa a testa bavarese in Oriente. Nel paese più popoloso del mondo, la BMW ha addirittura meglio dell’Audi, incrementando le consegne del 7,4%: con 777.379 veicoli consegnati ha piazzato in Cina quasi un terzo della produzione totale.

Più o meno sugli stessi livelli la Mercedes che, con 774.382 consegne, ha migliorato le performance nel paese dell’11,7%. La Stella nel 2020 ha triplicato le vendite nel mondo delle vetture ricaricabili portando la quota nelle sue vendite dal 2% al 7,4%. Volvo ha registrato il secondo semestre migliore della sua storia portando il cumulato a -6%, le vendite in Cina nell’anno intero sono salite del 7,5%. In forma la General Motors di Mary Barra che ha presentato il nuovo marchio, è tornata a crescere nel quarto trimestre sul mercato casalingo e ne terzo è la casa automotive che ha riportato più utili (oltre 4 miliardi, davanti a Toyota). Il mercato cinese a quasi registrato il pareggio (-1,9%) con oltre 25 milioni di veicoli e la FAW, l’azienda del settore statale più grande (è in trattative per acquisire l’Iveco), ha venduto 3,7 milioni di veicoli aumentando il fatturato (+12,5%) oltre i 100 miliardi di dollari.

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