«L’anno si apre con un dinamico mese di gennaio che, grazie alle forti promozioni commerciali delle case automobilistiche e delle loro reti di vendita, è riuscito a sostenere gli acquisti delle famiglie e ad accelerare il percorso di rinnovo del parco più anziano ancora con un’età media intorno ai 10 anni - ha dichiarato il presidente dell’Unrae Massimo Nordio - il risultato proiettato a fine anno avvalora la nostra stima di un mercato 2017 che proseguirà nel suo trend di incremento con un tasso di crescita attorno al 7%, cioè 1.955.000 immatricolazioni, circa 130.000 unità in più rispetto alle 1.825.000 del 2016».
Ancora più ottimistica la stima di Gianprimo Quagliano del Csp che conferma la previsione fatta durante lo scorso Motor Show di Bologna: 2.031.000 nuove auto nel 2017, +11%. Il presidente di Federauto Pavan Bernacchi lancia però un monito: «Partenza da dragster, ma aspettiamo il primo trimestre. E il governo non pensi ad aumentare l’Iva od introdurre pedaggi sulle strade poiché i nostri automobilisti sono già stati tartassati senza scrupoli ed hanno bisogno di un alleggerimento della pressione fiscale, non di un aumento».
Fra i costruttori principali sono cresciuti più della media anche Volkswagen, Ford, Peugeot, Opel, Toyota, Citroen, Dacia e BMW. Analizzando i canali di vendita emerge che il più in salute è quello delle società (+33,2), seguito dal noleggio a lungo termine (+24,5%); le vetture aziendali nel loro insieme sono di nuovo salite al 37,1% rispetto al 34,1% di gennaio 2016. Dal punto di vista dell’alimentazione la crescita in percentuale più significativa (+40,9%) è delle ibride, seguite dal Gpl (+30,4%), mentre resta in territorio negativo il metano (-34,5%).
Fra i brand di Fca spicca la crescita di Alfa Romeo (+27,2%) e Fiat (+14,5%), ma le vetture “europee” di Fiat Chrysler sono andate forte anche negli Stati Uniti dove invece il gruppo di Auburn Hills ha registrato un calo dell’11% a causa soprattutto del cambio modello di Jeep Compass (-50%, da 6.271 unità a 3.164) e dalla progressiva uscita di scena di Chrysler 200 (-60%, da 4.685 a 1.861) e Dodge Dart (-74%, da 5.280 a 1.397). La Maserati è cresciuta negli Usa del 69%, l’Alfa del 59%, la Fiat 500 del 24%, la Jeep Renegade ( Melfi) del 52%.
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