MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Il mercato dell'auto va, anche nei prossimi anni continuerà a crescere

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Sabato 8 Ottobre 2016, 07:59
Il mercato dell’auto va e la crescita continuerà, anche nei prossimi anni. La previsione è emersa dal convegno “Il mercato dell’auto oltre la metà del guado” organizzato nella Capitale dal Centro Studi Promotor. Con un cumulato dei 9 mesi a +17,4% (la stessa percentuale è stata registrata nel mese di settembre), ormai tutti gli analisti concordano che il 2016 si chiuderà a quota 1.850.000 immatricolazioni. Anche sul futuro i pareri sono positivi, pur se non perfettamente in linea. In ogni caso la ripresa rallenterà poiché ormai sono state recuperate molte vendite rispetto al picco negativo che, nel pieno della crisi, si era spinto sotto quota 1,4 milioni, quasi la metà rispetto gli oltre 2,5 milioni di targhe toccate prima della recessione.

Dal dibattito sono emerse tendenze ormai evidenti: i costruttori non cercano “aiuti” (incentivi), ma stabilità, un quadro normativo chiaro e l’indicazione delle linee da seguire per la mobilità del futuro. Resta forte la necessità dell’utilizzo dell’auto, ma si sta evolvendo con una sempre più consistente presenza della condivisione come il car sharing. Le vetture, inoltre, sono alla vigilia di un forte cambiamento: ci sarà la progressiva diffusione dell’elettrificazione per migliorare la qualità dell’aria e dei sistemi di assistenza alla guida che porteranno alle vetture in grado di guidarsi da sole. Resta sul tappeto l’ipotesi del “mobility champion” avanzata qualche mese fa dall’Unrae che dovrebbe coordinare e gestire una cabina di regia permanente del settore.

«Per il 2017 c’è bisogno di stabilità - ha spiegato Gianluca Italia, direttore mercato Italia Fca - continuità e questo non possiamo demandarlo solo al “Palazzo”, anche noi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità in quanto players, dobbiamo mantenere alto l’appeal per l’automobile. Per questo non chiediamo contributi e sostegni, non ne abbiamo bisogno. Credo che, con un mercato in crescita del 16-17%, sia anche un po’ peculiare chiedere supporti, ma se dovessero esserci bene, purché siano minimi e continuativi, non iniezioni di droga che non fanno bene a nessuno».

Anche Massimo Nordio, presidente dell’Associazione dei Costruttori Esteri, chiede stabilità puntando il dito su un provvedimento che potrebbe rallentare il trend positivo: «Se l’economia non riprenderà a crescere penso sia difficile arrivare ai due milioni di auto. Ma per la crescita prevista nel 2017 bisogna considerare sia i fattori acceleranti che quelli frenanti, come l’ipotesi di ridimensionamento del superammortamento. Ridurlo, come è previsto al 120%, è un peccato perché creerà un effetto elastico con un’accelerazione nella fase finale del 2016 ed una lieve frenata nel 2017. Il nostro parco circolante è uno dei più vecchi, ha oltre 10 anni di media, dobbiamo agevolare il rinnovo per migliorare ambiente e sicurezza».

Che questo provvedimento abbia portato effetti positivi lo conferma la struttura del mercato nell’ultimo periodo: crescono più della media le vendite delle vetture aziendali e, in particolare, quelle del noleggio con un picco di oltre il 70% a settembre per il “breve termine” (il rent car). Va tenuta in considerazione anche la frenata degli acquisti dei privati (le famiglie) la cui percentuale è scesa di nuovo sotto il 60%. Gian Primo Quagliano, presidente del CSP, ipotizza per il 2017 un’ulteriore crescita del 5%, mentre nel breve termine il livello fisiologico del nostro mercato potrebbe tornare a 2,1 milioni.
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