Giorgio Ursicino
MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Ferrari, non solo F1: nel 2023 per i 100 anni di Le Mans torna alla 24 Ore per la vittoria assoluta dopo oltre mezzo secolo

Un'ipoteesi di come potrebbe essere la Ferrari Hypercar
di Giorgio Ursicino
3 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Giugno 2022, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 8 Giugno, 11:09

In effetti, dire che la Ferrari dopo mezzo secolo torna per vincere la prestigiosa 24 Ore di Le Mans potrebbe sembrare un’eresia. Ma a Maranello non ci sono stanze piene di Trofei della corsa più famosa del mondo? Anche recentissimi. Certo che sì. Negli ultimi 50 anni, però, il Cavallino ha dettato legge nelle derivate di serie, le mitiche GT, e non ha più preso parte alla sfida per la vittoria assoluta, di solito riservata ai più corsaioli prototipi. Ha preferito concentrarsi sulla F1 dove è l’unica Scuderia ad aver preso parte a tutti i Campionati dal 1950 e, guarda caso, quella che ha vinto di più, sia GP che Titoli. Ora si cambia e si torna alle origini, ai tempi del Drake. Quando le vittorie in monoposto si alternavano con precisione cronometrica a quelle nell’Endurance. Il Commendatore disse basta con le ruote coperte alla fine del 1973.

Tenere i piedi in due staffe stava minando l’alone d’invincibilità del Cavallino. La scelta ebbe un senso perché, poco più di un anno dopo (1975), Lauda riportò il Mondiale di F1 a Maranello che mancava da oltre un decennio (Surtees nel 1964). Dieci anni, a cavallo della seconda parte degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, fra i più bui della gloriosa tradizione modenese quando si restò a bocca asciutta sia in F1 che a Le Mans. Forse all’epoca era diventato troppo ambizioso competere nelle due categorie regine dove c’erano avversari diversi e super specializzati. Ma i tempi cambiano in continuazione e, forse, il momento giusto è tornato. Il prossimo anno, nel 2023, la Ferrari ha la chance di presentarsi con la corona di F1 in testa al via della 24 Ore di Le Mans con un bolide in grado di competere per la vittoria assoluta.

Il grande passo l’ha voluto il “capo” in persona, il nipote dell’Avvocato che nel 1969 acquisì il prezioso marchio dall’Ingegnere.

John Elkann, il Presidente e, in qualche modo, anche il proprietario della Ferrari (è lui che guida la holding Exor controllante della casa di Maranello) prese la decisione in un momento in cui era anche Ceo ad interim. Nel 2023, per il centenario della maratona (la prima edizione si disputò nel 1923) e a mezzo secolo dalla sua ultima partecipazione ufficiale fra i prototipi (era il 1973), quando la 312 PB Campione del Mondo Marche con Merzario-Pace al volante si dovette inchinare alla francese Matra di Pescaloro-Larrousse vincitrice di 3 edizioni consecutive. Quando la Rossa staccò la spina era ancora lei la regina di Le Mans, con 9 trionfi, mentre la Porsche e l’Audi, che dominano adesso la classifica, ancora non figuravano.

L’edizione 100 sarà memorabile per un altro evento. La nuovissima 296 GTB esordirà nel 2023 in versione GT3 per ripetere il successo ottenuto lo scorso anno da Pier Guidi-Calado con la “vecchia” 488. Quest’ultima è la vettura del Cavallino Rampante più vincente di tutti i tempi. Non è ancora giunto il tempo di andare in pensione ed ha già dominato 429 gare sulle 770 a cui ha partecipato, conquistando bel 107 titoli. Il primo esemplare della 296 GT3 è già stato assemblato presso gli stabilimenti Oreca di Signes e il 13 e 14 aprile ha già girato sul circuito di Fiorano con grande soddisfazione dei piloti-collaudatori Pier Giudi e Bertolini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA