Giorgio Ursicino
MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Audi, l'elettricazione dilaga: Q4 e-tron, il primo Suv premium compatto sul piattaforma MEB. Autonomia oltre 500 km

La nuova Q4 e-tron elettrica
di Giorgio Ursicino
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Martedì 20 Aprile 2021, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 17:02

La slavina di primavera. Un’onda sostenibile che travolge il vecchio paesaggio. Certo, ormai, da prima della pandemia, non c’è più stato il lancio di una “grande” macchina che non fosse elettrica. O almeno pesantemente elettrificata. Adesso, però, la piena ha rotto gli argini. A conferma che tutti i costruttori negli ultimi 36 mesi hanno lavorato prevalentemente sulle vetture senza emissioni e con le batterie, sta arrivando una raffica di novità zero emission che rende l’offerta ogni giorno più appetibile. Al recente motor show di Shanghai, senza dubbio il più importante del pianeta visto che si tira dietro un mercato che vale quasi la metà di quello globale, c’è stata una sfilata di veicoli ecologici senza precedenti. L’Audi, su tutti, ribolle perché, partendo dal Suv e-tron che è stato il primo modello premium di un costruttore tradizionale a viaggiare senza inquinare, in pochi mesi ha fatto sbocciare un listino da far girare la testa.

La prima di tutte le e-tron e stata affiancata dalla versione Sportback (linea più sportiva) e poi a loro volta si sono aggiunte la varanti S con tre motori in grado di viaggiare a “spazzola” come una supercar. Poi, come se ciò non bastasse, è stata lanciata l’interpretazione GT del concetto e-tron, una berlina lunga quasi 5 metri che folgora per le performance e si propone come il gioiello di Ingolstadt più potente di tutti i tempi, più della biposto R8. Anche della GT ci sono due varianti e la più esuberante (646 cv) non poteva che chiamarsi RS come vuole la tradizione del marchio. Adesso, però, mentre questi capolavori sono in fase di lancio, fa il suo esordio, se così si può dire, la seconda generazione della cucciolata. Cosa vuol dire? Semplice. Viene tolto il velo dalle astronavi nate da piattaforme solo elettriche sulle quali non potrebbe essere montata alcuna powertrain endotermica.

Quindi le necessità di un progetto a batterie vengono affrontate senza compromessi e le varianti zero emission sono chiaramente avvantaggiate da tutti i punti di vista rispetto ai flessibili pianali multienergia perfetti sopratutto per la fase di transizione. Audi sarà la prima casa al mondo ad avere in vendita auto realizzate su due piattaforme solo elettriche, fra molto meno di un anno. Da una parte ci sarà la Q4 e-tron (da subito anche in versione Sportback) realizzata sulla famosa piattaforma MEB del gruppo VW. Dall’altra, poco dopo, arriverà la nuova A6 ad induzione realizzata sulla sofisticata architettura PPE (Premium Platform Electric) sempre del Gruppo. Il primo pianale è responsabilità del marchio Volkswagen, quello che da nome al Gruppo e produce da solo oltre la metà delle vetture. L’altro, essendo premium, è logico che venga sviluppato in sinergia dagli ingegneri Audi e Porsche.

I modelli fioriti sulla MEB possono avere oltre 500 km di autonomia, quelli della PPE superano i 700. È evidente che l’approccio cambia.

La sostanza rivoluzionaria del MEB si sia già fatta apprezzare sulle VW ID.3 e ID.4, sulla Skoda Enyaq e sta per arrivare sulla Cupra Tavascan. Ora c’è la tecnologica interpretazione Audi che deve essere molto premium. Si vede che si è partiti per la prima volta da decenni da un foglio bianco, senza alcun particolare da utilizzare che si trovava nel cassetto e che richiedeva qualche tipo di compromesso. La Q4 e-tron non è solo una nuova generazione di auto, fa un salto come ne fossero passate tre nell’accezione tradizionale. Tutto è inedito, dal prodotto ai servizi, dall’utilizzo al tipo di gestione. MEB offre qualcosa di rivoluzionario dalla visuale tecnica, nulla a che vedere con le architetture alimentate a combustione che devono sottostate a mille punti fermi.

I motori sono posizionati sugli assi e prendono più o meno le spazio dei differenziali. In pratica è come se non ci fossero. Spariscono anche il complesso cambio di velocità, gran parte della trasmissione e molte componenti meccaniche o idrauliche. Tutte le servoassistenze sono ad elettroni e non hanno bisogno di lubrificazione e raffreddamento, con grandi vantaggi per l’ambiente, per l’assistenza e la manutenzione. Se non è un salto epocale questo. Q4 e-tron è un Suv compatto lungo 459 cm. Con il passo generoso (276 cm) e un’aerodinamica da record (Cx di 0,26), propone più o meno gli ingombri della Q3 termica, ma ha una capacità di carico (535/1490 litri) superiore a quella della Q5 è un’abitabilità uguale a quella dell’incrociatore Q7 che supera i 5 metri.

Avanzatissimo l’abitacolo con una strumentazione tutta digitale e un display centrale touch fino a 11,6 pollici, il più grande mai sfoggiato da un’Audi. Favoloso l’head-up display con realtà aumentata, un mix tra reale e virtuale che trasmette un nuovo modo di guidare, aumentando in modo esponenziale i livelli di sicurezza. Si può scegliere fra tre powertrain. La Q4 e-tron 35 con propulsore da 170 cv, la 40 con 204 cv e la 50 che arriva a 299 cv, ha la trazione “quattro” ed è in grado di accelerare da 0-100 in 6,1”. A scelta, due le batterie (da 55 e 82 kWh) con capacità di ricarica di 125 kW (11 kW in corrente continua) ed autonomia che può superare i 500 km. 130 km di ricarica ad una colonnina HPC si effettuano in 10 minuti. Il prezzo di attacco è di 45.700 e, con un valore residuo a 3 anni del 60%, si può avere con la formula del noleggio a lungo termine a 499 euro al mese.

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