Lampi
di Riccardo De Palo

Quello stupro è di troppo: polemica sul Trono di Spade

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Mercoledì 20 Maggio 2015, 12:01

Game of Thrones, ovvero il Trono di Spade, è una serie nota per i suoi contenuti truculenti, duri, senza mezze misure. Tratta dai romanzi fantasy di George R.R. Martin, e ambientata in una terra e in un’epoca immaginari, ma che molto ricordano la Gran Bretagna medievale, sembra volerci ricordare ad ogni costo, e in ogni fotogramma, che la natura umana è fatta di predatori e di vittime. L’uomo è, e resta, il lupo dell’uomo. E questo spiega, almeno in parte, anche il suo enorme successo globale. Attualmente, è in corso la trasmissione della quinta stagione (sempre prodotta da HBO) sui canali Sky, e l’ultimo episodio, il sesto, sta causando un grande dibattito tra i suoi fans per una scena di stupro. Ma come? Una serie in cui uccisioni, torture e sesso estorto con la violenza sono all’ordine del giorno può causare levate di scudi di questo tipo? Ebbene sì.

La ragione, spiega Lucy Hunter Johnston sull’Independent, è che molti accusano gli autori di ricorrere a scene del genere quando il plot, l'intreccio, perde di mordente.

Nell’episodio incriminato Sansa Stark, erede di una importante dinastia i cui familiari sono stati brutalmente assassinati, viene indotta a sposare il suo carnefice,  il sadico e psicopatico Ramsay Bolton (a sua volta nato da una violenza sessuale). Va da sé che la prima notte di nozze non può essere un momento gradevole, e Sansa viene costretta a spogliarsi e a fare sesso mentre a Theon Greyjoy, colpevole dell’uccisione dei familiari di Sansa (e brutalmente torturato e castrato in un’altra stagione della serie) viene ordinato di restare a guardare. La commentatrice del giornale inglese ammette che, nei prossimi episodi, questo affronto risulterà certamente centrale nel far maturare nella ragazza la decisione di vendicarsi dei torti subiti. Ma si tratta anche di un episodio, almeno a prima vista, gratuito, che sfocia facilmente nel porno sado-maso. Anche se, in realtà, la violenza viene più immaginata che vista. E forse per questo risulta piú insopportabile. Insomma: va bene, abbiamo capito che essere donna nella terra di Westeros non è facile, scrive Hunter Johnston, ma uno stupro non può essere la scappatoia ogni volta che la storia non trova una svolta plausibile.

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