Perché ricordarsi dei grandi soltanto nel giorno della nascita o della morte, e quando la cifra “tonda” attira l’attenzione dei media? Ian Page, direttore britannico della Classical Orchestra, ha in mente un progetto ben più ambizioso: cominciare a mettere sotto i riflettori Wolfgang Amadeus Mozart sin dal 2015, a 250 anni dal primo viaggio del bambino prodigio a Londra, e dalla creazione della sua prima sinfonia. La celebrazione però non si concluderà con un’esecuzione commemorativa e basta, ma continuerà di anno in anno con la rappresentazione di altre opere di Mozart, esattamente a 250 anni dalla loro composizione, per concludersi nel 2041, quando sarà ricordato l’anniversario della sua morte.
A qualcuno sembrerà pure troppo, ma in quale altro modo ricordare, come lo definiva Ferruccio Busoni, “la più compiuta apparizione di talento musicale che si sia avuta”?
Così ecco dal 22 gennaio, al Wigmore Hall di Londra, il primo concerto di
Mozart 250.
Un genio che vogliamo ricordare con un frammento del film di Milos Forman, "Amadeus". Che, a sua volta, compie trent'anni...
