Riccardo De Palo
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di Riccardo De Palo

Il Grande Fratello nel computer si chiama Red Star: la Corea del Nord crea un sistema operativo per schiacciare i dissidenti

Il Grande Fratello nel computer si chiama Red Star: la Corea del Nord crea un sistema operativo per schiacciare i dissidenti
di Riccardo De Palo
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Lunedì 28 Dicembre 2015, 15:22 - Ultimo aggiornamento: 22:03
“Il Grande Fratello ti sta osservando” si leggeva sui manifesti di 1984, uno dei più profetici romanzi distopici dell’ultimo secolo. Ma qui non si tratta di un ipotetico e fantasmatico dittatore dello Stato di Oceania, bensì di un incubo - reale e onnipresente - nella società nordcoreana di oggi: il “caro leader” Kim Jong-Un. Per non perdere il controllo della propria società, rimasta a un dispotismo di epoche remote, Internet subisce forti limitazioni. Per chiunque non sia “autorizzato” (cioè quasi tutti) la Rete è totalmente chiusa verso l’esterno e subisce (anche all’interno) forti limitazioni. Non che il “parco” tecnologico a disposizione dei nordocoreani sia di alto livello. Gran parte dei Pc usano ancora Windows XP, sistema operativo di cui la stessa Microsoft non garantisce più il funzionamento. Serviva però un sistema controllabile, modificabile, perfetto. Che garantisse totale controllo dei cittadini nordcoreani. Non solo sui documenti aperti, ma su tutti quelli in memoria. Che potrebbero nascondere chissà quali impeti di sovversione. Così, è emerso che ormai da dieci anni il regime lavora a un programma segreto, chiamato Red Star, vale a dire Stella Rossa. Un sistema operativo dittatoriale, capace di assumere il totale controllo dei click degli utenti. La denuncia è di Florian Grunow e Niklaus Schies, della compagnia di sicurezza informatica tedesca ERNW, che hanno rivelato l’esistenza del programma segreto durante un convegno di hacker ad Amburgo. Si tratterebbe di un sistema operativo derivato da Linux, con gran parte del codice modificato, per rendere impossibile ogni tentativo di intrusione da parte di “potenze nemiche”. Il sistema permetterebbe al governo nordocoreano di rintracciare eventuale materiale sovversivo, che nel Paese circola per lo più nella forma di chiavette usb, difficili da “tracciare”. Ora nessun dissidente avrà più scampo dalla furia di Kim Jong-Un.
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