Lampi
di Riccardo De Palo

I tumori "dovuti alla sfortuna"? Polemica su uno studio americano

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Venerdì 2 Gennaio 2015, 20:54
Bisognerebbe sempre conservare un minimo di cautela con le notizie, specialmente quando diventano “virali”. C’è qualcosa che spinge a premere l’iconcina “condividi”, o “mi piace”, e in quattro e quattr’otto fanno il giro del globo. Le ritrovi, con poche parole cambiate, in ogni sito mondiale. Durano lo spazio di qualche ora, o qualche giorno, e poi scompaiono. Per cedere il posto ad altre novità più appetibili, più contagiose. Cosa dire, dunque, del serissimo studio pubblicato sulla rivista Science e firmato dai ricercatori Bert Vogelstein e Cristian Tomasetti della Johns Hopkins University di Baltimora,  nello stato americano del Maryland, secondo il quale il cancro non sarebbe nient’altro che una “questione di sfortuna”? La notizia è presto detta. Gli scienziati hanno applicato modelli matematici, prendendo in esame una grande quantità di casi clinici degli ultimi decenni. I due ricercatori hanno “fuso” le loro specializzazioni di base: Vogelstein studia da anni il rapporto tra genetica e tumori, mentre Tomasetti ha conseguito un dottorato in matematica applicata. Si sono chiesti: quanti tumori dipendono da abitudini scorrette (vedi fumo, alimentazione sbagliata)? Quanti sono invece legati al patrimonio genetico? E quanti dipendono invece dall’ambiente? I risultati sono stati sorprendenti. L’insorgere di un tumore sarebbe infatti dovuto a fattori estremamente casuali.
La sfortuna di cui sopra, appunto.

Ma sarà veramente così? Vista attraverso la lente della statistica, l’oncologia sembrerebbe aderire alla legge di Murphy (“se qualcosa può andare storto, andrà storto”),  piuttosto che a leggi razionali e prevedibili. I ricercatori si sono concentrati in particolare sulle staminali, e sulle cellule che vivono più a lungo, quelle che si dividono con maggior frequenza, concentrandosi sulle possibilità di mutazioni maligne. Il loro sistema permetterebbe di classificare circa due terzi dei tumori esistenti.  Bene, per queste numerose patologie prese in esame non esisterebbe alcun modo di prevenire l’insorgenza della malattia.

Ma come? E il fumo? Il consumo smodato di alcol? L'alimentazione scorretta? Sono effettivamente causa di molti tumori, come hanno dimostrato numerosi studi precedenti. Non dimentichiamo che questa ricerca copre soltanto due terzi dei tipi di cancro. Quindi, la sfortuna c’entra. Ma le cause scatenanti sono anche altre. Altrimenti perché eminenti oncologi come Umberto Veronesi continuerebbero a predicare un “sano stile di vita”? Qualcuno su Twitter ironizza: “due terzi dei tumori sono causati da sfortuna. Gli altri li abbiamo votati”. E magari li abbiamo pure condivisi su Facebook.
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