PARODIE E RISCHI - C'è sicuramente l'effetto ironico, le parodie che si diffondono sul web e conquistano oltre due milioni di visualizzazioni. Perché è ovvio: è buffo vedere in giro per le strade "allenatori" frenetici che scorrazzano lungo le strade a caccia di un obiettivo per noi "umani" invisibile ed esultano come se avessero ricevuto la notizia di una vincita alla lotteria. Buffo ancora di più se uno dei protagonisti è un signore canuto e distinto che nella pausa pranzo si apposta in un angolo sotto il sole con l'indice impazzito mentre cerca di lanciare la sfera acchiappa-pokemon (mi è accaduto anche questo). Poi ci sono le voci sui Pokémon introvabili, quel tam tam sul web che fa ritrovare migliaia di persone a Central Park o a Nagoya in Giappone. Tante altre notizie che parlano purtroppo di incidenti o di rapine per colpa del gioco. Una mania che può nascondere insidie.
SUL BUS - A mio parere (ma la cosa è personalissima) la parodia sul web più simpatica è "Chardonnay Go": Dena Blizzard, attrice e mamma americana va a caccia di un bicchiere di Chardonnay...Ce ne sono tante altre: si resuscita anche Mr Bean. Ultimamente a Roma un Pokémon è apparso al Quirinale, mentre dei ragazzini hanno fatto catturare un ladro di motorini durante una caccia notturna ai mostricciattoli. Restiamo nella realtà romana: su siti specializzati consigliano di fare tour in bus per cercare i pokemon ("le uova si schiudono prima..."; "ci sono le prese per caricare il cellulare"). Consigli poco utili in una Roma dove si sciopera spesso, i bus sono accaldati e affollati. Per non parlare delle prese elettriche....
I MISTERI - Ci sono poi i grandi misteri: chi posiziona i Pokémon? Si parla di un algoritmo. Succede così che i piccoli-mostri siano apparsi nel parco della Memoria di Hiroshima in Giappone, nel cimitero militare di Arlington e vicino il museo della memoria dell'Olocausto, negli Usa. Il Giappone ha già protestato chiedendone la rimozione. I Pokèmon al museo dell'Olocausto sono stati già azzerati. Nintendo e Niantic hanno promesso di non farli apparire in “luoghi sensibili” e di cancellarli in base alle richieste che possono essere fatte con un modulo online (ma in quanto tempo verranno accettate le richieste non è chiaro). In Germania proteste per i Pokémon che appaiono vicino alle caserme e che fanno radunare decine di giocatori. Secondo Berlino, spie potrebbero spacciarsi per "allenatori" e carpire informazioni.
GLI SVILUPPI - In Canada molti musei che si sono trasformati a loro insaputa in PokéStop hanno accettato di buon grado l'idea e tentato di sfruttarla dal punto di vista commerciale. Il Fredericton Region Museum ha fatto offerte sui biglietti agli allenatori e sta pensando di installare stazioni per ricaricare i cellulari (l'app mangia molte batterie), il Canadian Museum of Nature ha organizzato addirittura un party il 21 luglio. Anche il Mibact ha esultato quando è apparso un Charmander agli Uffizi e ha twittato l'immagine del Pokémon nella galleria.
LA "CURA" - Dieci chilometri al giorno, otto chili persi, scarpe da trekking un'auto affittata per la caccia, qualche centinaia di euro spesi. Sembrano essere questi i segreti per smettere di giocare a Pokémon Go. Non perché sia stato appurato essere una cura disintossicante. Nick Johnson, 28 anni, ha smesso perché ha finito il gioco. E' riuscito a trovare i 142 mostri disponibili negli Usa. Intervistato da Ibtimes ha spiegato che tra gli effetti positivi del gioco c'è stato quello di aver potuto incontrare e conoscere tante persone. In Nuova Zelanda Tom Currie, giovane barman, ha mollato tutto (anche il lavoro) per mettersi alla ricerca dei Pokémon.
LA MAPPA - Ho scoperto (mi scuseranno gli allenatori appassionati) che esiste un'app ma anche un sito (www.pokeradar.io) per localizzare i Pokémon in tutto il mondo (mappa creata dagli utenti, quindi attenti alle trappole). Ecco le sorprese: la prima (personalissima) ci sono due Pokémon proprio sotto casa mia che mi aspettano ogni sera per farmi sentire meno sola. E io neanche lo sapevo.
La seconda (in me suscita suggestione) Pokémon Go ha raggiunto anche l'Isola di Pasqua, uno dei luoghi più isolati al mondo.
(confessione: non ho ancora scaricato Pokémon Go per motivi di "autotutela". So che impazzirei come tutti gli altri allenatori. Per ora mi limito a veder giocare mio nipote...e a resistere – non sempre – a strappargli di mano lo smartphone per giocare)
Le parodie
Chardonnay Go
Mr Bean
Uno degli youtubers più famosi al mondo a caccia di Pokémon (oltre due milioni le visite)
Ancora parodie
Parodia made in Italy
Il Mibact twitta l'avvistamento di un Pokemon nella Galleria degli Uffizi
Avvistato agli #Uffizi #Firenze #PokemonGoItaly #pokemongo pic.twitter.com/xO33v14kqh
— MiBACT (@MiBACT) 15 luglio 2016
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