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di Laura Bogliolo

Dai bookcorsari alle librerie di strada, così Roma resiste

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Mercoledì 14 Novembre 2018, 10:30
In principio fu il Bookcrossing, luoghi "segreti" svelati solo sul web nei quali lasciare e prendere libri. Facebook non è ancora così diffuso, eppure l'iniziativa funzionò. Si potevano condividere i testi, ma anche seguire il loro percorso attraverso un codice unico. "Un insolito esperimento di sociologia mondiale", così venne definito. Nella sua forma classica il Bookcrossing ancora esiste, ma l'idea traghettata sul web, si è plasmata alla realtà e spesso è diventata un presidio per lottare contro il degrado e recuperare spazi, mostrando la resilienza dei cittadini che proprio non ci stanno a vedere i loro quartieri abbandonati.

LA RESILIENZA - A Roma, è un must ormai reagire al degrado scendendo in piazza raccogliendo rami, pulendo le strade. "Basta chiacchiere, armiamoci di ramazza e tanta buona volontà!" scrive oggi Patrik che in via Carlo Lorenzini si è messo a pulire vicino ai cassonetti straboccanti nel quartiere di Monte Sacro. Sul bookcrossing i residenti si sono scatenati.

LA BIBLIOCABINA - A Torresina (periferia Nord Ovest di Roma) il comitato di quartiere ha battezzato da tempo la prima Bibliocabina: ha trasformato un vecchia cabina telefonica in un luogo dove lasciare e prendere libri. Poi c'è Vitinia, un altro angolo di periferia (siamo a Sud stavolta), un quartiere-isola che durante l'ultima ondata di maltempo è rimasta isolata: le uniche tre vie di accesso al quartiere erano impraticabile, sbarrate da grossi alberi caduti giù un po' come avvenuto in tutta Roma.

LIBRERIE DI STRADA - A Vitinia, però, come in tante altre periferie che fanno fatica a sentirsi parte della Capitale nonostante siano nei confini del Comune, si è scelta una strada ancora più naturale. c'è stato chi ha trasformato una cassetta di legno in un deposito di libri. Un'idea "estrema" di bookcrossing, una libreria di strada. "Apre a Vitinia la prima libreria di strada. Complimenti per l'iniziativa. Ci porta a continuare il lavoro per migliorare il decoro in questo spazio recuperato. — presso Via Copparo Vitinia" si legge sul gruppo Facebook del comitato di quartiere.

VILLE STORICHE - Nascono librerie di strada anche nelle devastate ville storiche romane, nelle quali si fa fatica a passeggiare senza inciampare in sporcizia e rami caduti. Ce ne è una a villa Sciarra (zona Trastevere): "Ci sono piccoli gesti, piccoli oggetti che possono cambiare il mondo. Una piccola "biblioteca di strada" interamente costruita da zero dal gruppo di ragazzi dell'Associazione Scout Laici Cngei e donata a Villa Sciarra per un booksharing libero e per tutti" si legge su Facebook.

LIBRI ADOTTATI - Perché gettare i libri? L'idea non paice proprio, tanto che questa estate su Facebook la Biblioteca Guillaume Apollinaire dell’Università degli Studi di Roma Tre in Piazza di Campitelli ha lanciato una campagna. Obiettivo: regalare libri destinati al macero. In dieci giorni sono stati “adottati” 5750 libri.

 

 

 
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