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di Laura Bogliolo

Tra fake news e red button

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Sabato 3 Marzo 2018, 18:15
L'altro giorno durante la trasmissione televisiva Le Iene un ragazzo ha dimostrato come sia semplice creare una fake news ai tempi dei social e soprattutto farla diventare virale, ossia diffonderla velocemente in Rete. Rimbalza da un profilo all'altro fino a diventare "reale" come se il numero di condivisioni fosse il lascia passare per il regno della "verità". 

​Sul sito del Dipartimento di polizia è stata creata una pagina per segnalare possibili fake news, una sorta di "red button" per inviare il link di notizie considerate false. L'iniziativa è stata annunciata a metà gennaio dal capo della Polizia Franco Gabrielli e sono oltre 600 le segnalazioni che sono state intanto raccolte.

Il sito segnala una delle ultime fake news, il bollettino è del 2 marzo: "Piacenza, Africani chiedono al Prefetto 2000 euro al mese". «Sui principali social network - si legge - virale è la condivisione di un post secondo il quale una delegazione di richiedenti asilo africani, ospitati nella città di Piacenza, avrebbe incontrato il Prefetto della città emiliana per richiedere l’assegnazione di 2mila euro mensili, in modo da soddisfare le proprie esigenze personali». La nota specifica che «si tratta di una notizia falsa. Il Prefetto di Piacenza, Maurizio Falco, ha dichiarato di non aver incontrato alcuna delegazione e di non aver mai ricevuto simili richieste».

Il Dipartimento di polizia ha ricordato recentemente alcune regole fondamentali per cercare di proteggersi dalle fake news: «Di fronte alla diffusione “virale” delle notizie è sempre importante: in caso di titolo particolarmente sensazionale, leggere bene il contenuto dell’articolo che potrebbe non corrispondere per usare il titolo come “acchiappa clic”; verificare l’effettiva datazione della notizia e se l’indirizzo (Url) corrisponde al reale indirizzo web del giornale/quotidiano. Se si è accertato che la notizia è falsa non divulgarla ulteriormente». 
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