Lo scorso anno le uscite complessive hanno toccato quota 4,7 miliardi, con un incremento quasi impercettibile rispetto al 2017. La singola voce che assorbe più risorse è "Protezione del suolo e delle acque" che vale 1,4 miliardi. Segue la generica "Altre attività" con 622 milioni, davanti a "protezione della biodiversità e del paesaggio" con 576 milioni. Poi ci sono "Uso e gestione delle acque interne" con 434 milioni e "Gestione dei rifiuti" con 409. Per la "Protezione dalle radiazioni" si spendono 9,3 milioni, per l'"Abbattimento del rumore e delle vibrazioni" 6,1.
Guardando al tipo di spesa si osserva che quella in conto capitale (sostanzialmente gli investimenti) assorbe circa i due terzi del totale, 3,3 miliardi, mentre le uscite correnti valgono 1,4 miliardi. Probabilmente, quella dell'Ecorendiconto è una fotografia approssimativa, viste anche le difficoltà di classificazione che comporta: ma le cifre in gioco sono ancora ben lontane da quelle che potrebbero dare all'economia del Paese la spinta che molti si attendono.
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