Corri Italia, corri
di Luca Cifoni

La rivoluzione dell'e-commerce è arrivata ma noi non ce siamo accorti

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Martedì 21 Gennaio 2014, 23:28
Alla fine dello scorso anni negli Stati Uniti è acccaduto qualcosa di apparentemente strano: nel periodo di Natale i consumatori hanno drasticamente ridotto le proprie visite ai negozi (risultano dimezzate rispetto al 2010)  eppure le vendite complessive sono cresciute del 5 per cento. Se ne può concludere, come fa il Wall Street Journal, che le abitudini di consumo sono ormai cambiate in modo sostanziale. Insomma la rivoluzione degli acquisti on line, di cui si parla da almeno 20 anni, sarebbe finalmente realtà.

Empiricamente, anche in Italia si vede qualcosa. Eppure, a giudicare da uno studio dell'agenzia MMOne Group basati su dati Eurostat, la nostra rivoluzione è ancora in una fase, diciamo, inziale. Qualche numero. La quota di fatturato delle imprese derivante dalle vendite in rete è in Italia del 6 per cento contro una media europea del 15, le attività commerciali che ricevono ordini via Internet sono il 5 per cento, mentre in Europa siamo al 13. Ancora più significativi i dati relativi all'utilizzo da parte dei cittadini: solo il 17 per cento ha fatto almeno un acquisto sul web (in Svezia il 74, la media europea è al 44 per cento). L'acquisto di viaggi online è all'8 per cento (il 24 nella Ue), per l'e-banking arriviamo al 21 ma in Europa si viaggia intorno al 40. Ci vorrà ancora qualche Natale perché da qui arrivi una vera spinta ai consumi.
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