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di Luca Cifoni

A noi il record europeo degli anziani "a carico"

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Mercoledì 9 Maggio 2018, 12:34
Si chiama "indice di dipendenza degli anziani" ed esprime il rapporto tra la popolazione con 65 anni e più e quella che si trova invece in età lavorativa (tra i 15 e i 64 anni): è un indicatore a cui i demografi guardano con molta attenzione perché esprime il livello di sostegno che i cittadini "attivi" possono garantire a coloro che normalmente non lo sono più. Nell'Unione europea ci sono circa 100 milioni di persone che hanno compiuto i 65 anni ed il rapporto sfiora il 30 per cento (29,9 nel 2017): vuol dire che c'è quasi un anziano ogni tre lavoratori (o potenziali tali). Appena dieci anni fa il rapporto era di 1 a 4.

La tendenza all'invecchiamento è comune a tutto il Continente ma ci sono Paesi in cui risulta più marcata. L'Italia è quello che evidenzia l'indice di dipendenza più alto (34,9%) davanti alla Grecia e alla Finlandia; seguono poi Portogallo e Germania. Dal lato opposto della classifica ci sono Lussemburgo, Irlanda e Slovacchia, con valori dell'indice appena superiori a 20. Le previsioni demografiche realizzate dall'Istat indicano che nel nostro Paese la dipendenza è destinata a salire ancora in modo visibile nei prossimi anni: dovrebbe raggiungere il 60 per cento nel 2043 per poi toccare il 63 verso la fine di quel decennio: ci saranno quindi quasi due anziani ogni tre italiani attivi.
 
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